Stessa gita del 1921: in cento con la Sosat sul Bondone, nonostante la pioggia
Da Piedicastello a Candriai, per celebrare il secolo di vita del sodalizio «operaio», e al pranzo al «malgon» canta anche il Coro, con il sindaco e il presidente del consiglio comunale
TRENTO. Oltre 100 sosatini, sono saliti domenica 29 maggio a Candriai, per "En Bondon a pè come na volta", rievocativa della prima gita della Sezione operaia della Sat nel 1921.
L'escursione era programmata lo scorso anno, per il secolo della Sosat, ma la pandemia ha fatto spostare il simbolico ritorno alla montagna di Trento.
La pioggia della mattinata ha limitato il numero di quelli che sono saliti a piedi, una trentina, guidati dal presidente della Sosat Luciano Ferrari e dal presidente del Coro della Sosat Andrea Zanotti, che con mantelline e ombrellini sono partiti dalla piazza di Piedicastello ed hanno raggiunto passando per il sobborgo di Sardagna e per i sentieri del Bondone i 1000 metri di Candriai.
Una camminata che è stata una riscoperta salendo al Monte Bondone, a piedi come una volta e proponendo, dunque, una buona pratica. «E' stato un momento evocativo, ma che ha richiamato l'attenzione su ciò che ci sta vicino e spesso ignoriamo: il dipanarsi dei sentieri del Monte Bondone e della altre montagne che fanno corona alla città. Esse rappresentano, infatti, una palestra naturale e percorrendone i loro sentieri, con il ritmo lento dei passi, si sono colti gli aspetti ambientali, che inevitabilmente si perdono salendo motorizzati».
Al Malgon di Candriai è stata una festa presenti il sindaco di Trento Franco Ianeselli e il presidente del consiglio comunale Paolo Piccoli e numerosi coristi del Coro della Sosat.