C'è anche un po' di Trentino fra le bandiere verdi di Legambiente
Le Alpi come "culla di esperienze virtuose capaci di puntare sulla sostenibilità ambientale": oggi, 18 giugno, il sesto summit nazionale, a Chiaverano (Torino)
TORINO. Le Alpi come "culla di esperienze virtuose capaci di puntare sulla sostenibilità ambientale".
Questo il messaggio che arriva oggi da Legambiente in occasione del sesto summit nazionale, a Chiaverano (Torino), dove si celebra l'assegnazione delle Bandiere Verdi per il 2022.
Quest'anno 19 riconoscimenti sono andati a località dell'arco alpino: "un premio - viene spiegato - a realtà, comunità, imprese e start-up, amministrazioni locali, ma anche singoli cittadini che si danno fare per valorizzare il territorio montano rispettando l'ambiente". Si parla di sostenibilità ambientale, tutela e valorizzazione del paesaggio, agricoltura e filiera agroalimentare, innovazione e servizi smart, comunità locali che fanno rete.
Piemonte e Friuli Venezia Giulia guidano la classifica con quattro vessilli a testa: seguono Lombardia e Trentino con 3, Veneto 2, Liguria e Alto Adige con 1; a completare il quadro c'è Appia - Rete della Pastorizia italiana, premiata per l'avvio del corso sperimentale formazione e accompagnamento per giovani pastori della Scuola Nazionale di Pastorizia, con l'obiettivo di sviluppare competenze in tema di pratiche agricole sostenibili e per la gestione del pascolo.
Fra i riconoscimenti green di Legambiente figurano quello a Rotzo (Vicenza), sull'altopiano di Asiago, per l'Ecomuseo Cimbro dei Sette Comuni; all'Itis Quintino Sella di Biella e Gruppo alpinistico scolastico dell'Ic di Valdilana (Biella) che insieme al Cai hanno lavorato alla manutenzione e segnalazione di oltre 150 km di sentieri delle valli Oropa, Elvo e Cervo; la società "Sviluppo Turistico Grumes" (nella foto una veduta della val di Cembra) che ha rivitalizzato un piccolo paese di mezza montagna, Grumes, trasformandolo nella più piccola città-slow del mondo; e poi cooperative, fondazioni, aziende, amministrazioni comunali.
Una bandiera "alla memoria" è stata conferita ai coniugi Schneider, pionieri del turismo soft, che già una trentina di anni fa ebbero l'intuizione di trasformare il bisogno di una vacanza vicino alla naturalità dei luoghi in una opportunità di sviluppo, facendo diventare la Valle Maira, nel Cuneese, una meta ambita per i visitatori.
Il summit di Chiaverano è stato l'occasione per festeggiare i vent'anni di Carovana delle Alpi, campagna ideata dall'associazione ambientalista nel 2002. In questo lasso di tempo Legambiente ha censito 459 situazioni e premiato con la Bandiera Verde 241 progetti, ma ha anche distribuito 218 Bandiere Nere per "pratiche dannose che provocano lacerazioni nel territorio montano".
Piemonte e Lombardia registrano sia il record positivo (con 61 e 47 vessilli green) sia quello negativo (44 e 54 drappi neri). "Con la Carovana delle Alpi - dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente - abbiamo raccontato l'arco alpino con le sue storie di sostenibilità ambientale che arrivano dal basso e che lasciano ben sperare, e al tempo stesso abbiamo anche puntato il dito contro quelle pratiche dannose che lacerano il territorio montano.
Oggi la montagna può assumere nuovi significati e valori, non più come territorio disagiato, ma al contrario come spazio dinamico capace di fornire risposte concrete alla crisi ambientale a partire da stili di vita improntati sulla sostenibilità. Ma perché ciò accada, al pari della città, deve saper rispondere ai bisogni dei cittadini coraggiosi e caparbi che hanno scelto di fermarsi o di ritornare in questi luoghi.
Da questo punto di vista, ci auguriamo che i fondi del Pnrr in parte possano sopperire poiché non si può pensare ad una comunità senza servizi socio-sanitari, istruzione, trasporti, servizio postale o anche più semplicemente senza negozi di prossimità".
"I tanti protagonisti delle Bandiere Verdi - spiega Vanda Bonardo Responsabile Alpi di Legambiente - ci hanno dimostrato e stanno dimostrando giorno per giorno che un modo diverso di vivere e di costruire sviluppo locale è possibile".