Montagna / Il caso

La polemica sull'Annapurna, Jurgalski fa marcia indietro: "È sempre Messner il re degli ottomila"

Su Der Spiegel il clamoroso dietrofront del giornalista tedesco, sommerso dalle critiche dopo la cancellazione dell'alpinista sudtirolese dal Guinnes dei primati. Ora cambia idea radicalmente: "Giusto prevedere una zona di tolleranza di 190 metri in prossimità di alcune vette"

POLEMICA Il Guinness toglie a Messner il titolo di "Re degli ottomila"
SCONTRO
Messner: «Ridicola la polemica sulla mia scalata all'Annapurna»

BOLZANO. Clamorosa marcia indietro di Berhard Jurgalski sul primato di re degli ottomila, tolto recentemente - su sua iniziativa - a Reinhold Messner, perché nel 1985 in compagnia di Hans Kammerlander avrebbe mancato di pochi metri la vetta dell'Annapurna.

Secondo il contestato cronista, è giusto prevedere una "zona di tolleranza" di 190 metri in prossimità di alcune vette, come appunto l'Annapurna, che ha una interminabile cresta fino in cima. Per quest motivo il record spetterebbe "per sempre" allo scalatore altoatesina.

Dopo l'uscita di Messner dal libro Guinness dei primati, Jurgalski è stato sommerso da critiche dal mondo alpinistico e dai fan del 79enne. Il tedesco ribadisce ora tramite Der Spiegel di aver agito in buona fede e che il suo intento non è quello di riscrivere la storia dell'alpinismo. Per non fare torto al re di pochi giorni Edi Viesturs, che comunque aveva subito rinunciato alla corona, Jurgalski introduce ora una nuova categoria dei moderni "collezionisti dei 14 ottomila" che vede in vetta l'americano.

"Nessuno che se ne intende di alpinismo metterebbe in dubbio la nostra impresa, Jurgalski infatti non ne sa nulla", aveva risposto Messner. "La montagna - aveva sottolineato - cambia, come ogni cosa in natura. Soprattutto sull'Annapurna basta che crolli la cornice di neve e la vetta si abbassa di cinque metri".

Messner replica al Guinness dei primati che gli ha tolto il record degli ottomila: «Solo sciocchezze»

Il libro Guinness dei primati toglie a Reinhold Messner la corona di Re degli ottomila. Non sarebbe stato lui ad aver scalato per primo tutti i 14 ottomila. Secondo il cronista di alpinismo tedesco Eberhard Jurgalski, Messner e Hans Kammerlander nel 1985 avrebbero mancato la vetta dell'Annapurna. "Sciocchezze", replica il 79enne all'ANSA. "In primis - prosegue - non ho mai rivendicato nessun record, perciò non mi possono disconoscere nulla. Inoltre, le montagne cambiano. Sono passati quasi 40 anni, se qualcuno è salito sull'Annapurna di certo siamo stati io e Hans".

(Credit: Reinhold Messner/Ansa)

"La cresta che porta alla vetta - aveva spiegato - è lunga tre chilometri, Jurgalski ha semplicemente confuso la cima est con quella principale. Qui evidentemente qualcuno vuole farsi notare senza avere la minima competenza. L'alpinismo - ribadisce Messner - è cambiato negli anni. Prima tutto girava intorno alla conquista, ovvero le prime scalate delle vette inviolate, poi invece si è iniziato a puntare sulla difficoltà dell'impresa, come abbiamo fatto io e Hans scalando l'Annapurna da una parete interminabile e difficilissima durante una tempesta, che di per sé era già un'impresa".

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