L'escursionista seguito dall'orso, la Lav: "Comportamento sbagliato del turista"
L'organizzazione animalista punta nuovamente il dito sulla mancata informazione da parte della Provincia su come reagire in caso di incontro con un plantigrado: "Provare a spaventarlo è esattamente il contrario di ciò che bisogna fare, l'animale invece si è comprotanto in modo esemplare e non va messo sotto accusa"
MOLVENO È M91 l'orso che ha seguito un escursionista, mai stato problematico
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TRENTO. Nuove accuse degli animalisti contro la Provincia a seguito dell'identificazione dell'orso M91, reo di un «inseguimento di oltre un quarto d'ora» - stando alle ricostruzioni ufficiali - di un escursionista mantovano, sulla Paganella, a Molveno.
«Basta terrorismo istituzionale, chi entra in un territorio abitato da orsi deve mettere in conto la possibilità di un incontro ravvicinato come per qualsiasi altro animale», dichiara in una nota la Lega anti vivisezione che accusa inoltre la Provincia di aver cancellato il suo progetto di informazione e sensibilizzazione dei "Bear Ambassador", portato avanti dal 2021 in collaborazione con il Parco Adamello Brenta con lo scopo di informare sulle pratiche da adottare per gestire in sicurezza eventuali incontri con gli orsi.
«Sono bastati pochi giorni alla solerte provincia di Trento per identificare con la sigla M91 l'orso che a fine aprile è stato intercettato da un escursionista sopra Molveno. Un atto ostile che con il successivo radiocollaraggio prepara il terreno per poi condannare a morte l'animale, oramai marchiato come confidente. Ciò che invece non appare per nulla adeguato al contesto è stato il comportamento dell'escursionista che, si apprende dalle sue stesse dichiarazioni, ha provato a spaventare l'orso, cioè, ha fatto esattamente il contrario di ciò che andrebbe fatto in caso di un incontro ravvicinato con un orso».
Nel mirino dunque, anche i comportamenti del turista, a detta della Lav, non corretti.
«Emerge quindi che M91 si è comportato in maniera esemplare, dovrebbe essere portato come esempio di un orso estremamente tollerante di fronte alle provocazioni umane, non radiocollarato per poi essere condannato a morte - commenta Massimo Vitturi, responsabile Lav, Animali selvatici - ancora una volta è dimostrato che le persone che si avventurano nelle zone abitate dagli orsi sono del tutto impreparate, come se, per analogia, volessero attraversare le Dolomiti di Brenta con le infradito ai piedi per poi lamentarsi di un'eventuale caduta».
L'ente a tutela degli animali sottolinea ancora una volta l'importanza del fare informazione per la convivenza con i grandi carnivori.
«Tuttavia la Provincia di Trento continua ad essere latitante proprio su questo aspetto cruciale, lasciando i residenti e i turisti abbandonati a sé stessi, salvo poi condannare a morte gli orsi che si sono comportati secondo la loro natura. Come se non bastasse, la Pat quest'anno ha cancellato il progetto dei "Bear Ambassador"».
«Da parte nostra - conclude il gruppo animalista - continueremo a fare tutto il possibile per difendere gli orsi, compreso M91, che rischiano la vita a causa di una politica provinciale che con la sua inadeguatezza mette a rischio anche la sicurezza dei cittadini». F. C.