Il questionario del Parco Adamello Brenta sugli orsi (quello che dovrebbe fare la Provincia): potete farlo anche voi
Circa mille trentini lo hanno compilato, ma la raccolta continua, per scoprire (scientificamente) cosa ne pensiamo per davvero dei grandi carnivori
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TRENTO. Siamo sicuri di quello che i trentini pensano dei grandi carnivori, o ci affidiamo solo ad un sentiment da ufficio stampa? Conta di più un comunicato stampa di una lobby o la motivazione ragionata di chi la montagna la frequenta? Un passo in avanti per definire – scientificamente – la percezione lo sta facendo il Parco Naturale Adamello Brenta. Che colma una lacuna della Provincia, la quale non ha mai promosso una vera indagine in materia.
Il Parco, invece, ha chiesto aiuto a due Università (quella di Venezia e quella di Sassari, chiediamoci come mai non quella di Trento) per redarre un questionario, indirizzato soprattutto agli stakeholder. E che è stato distribuito in queste settimane.
«Abbiamo già raccolto un migliaio di questionari, per questo un grazie a tutti coloro che hanno dedicato un po' del loro tempo a questa attività, ma la rilevazione continua» spiegano al Parco.
«Possiamo però già fornire qualche dato, ovvero che tra le diverse categorie raggiunte anche 40 allevatori, 20 albergatori e 65 cacciatori hanno compilato le sezioni dedicate che richiedono un tempo extra per la compilazione e che, la metà di tutti coloro che hanno partecipato all'indagine, si identificano come appassionati di outdoor, a testimonianza di come questa modalità di frequentazione del bosco sia la più ampiamente diffusa tra i residenti».
Il Parco, in attesa di analizzare i risultati, spiega: «Ricordiamo che il questionario è anonimo e che si pone l'obiettivo di raccogliere e dare peso alle esperienze, alle percezioni e alle opinioni degli abitanti della Provincia Autonoma di Trento rispetto alla presenza di orsi e lupi». Il questionario è stato realizzato dai ricercatori dell'Università Ca' Foscari Venezia e dall'Università di Sassari e il Parco ne sta seguendo la diffusione.
L’ulteriore tassello: chiunque può compilare il questionario.
Puoi compilarlo direttamente on line a questo link https://forms.office.com/r/TQR6fuKTYv
1. Qual è lo scopo del questionario?
L’obiettivo principale del questionario è raccogliere e dare peso alle esperienze, alle percezioni e alle opinioni degli abitanti della Provincia Autonoma di Trento rispetto alla presenza di orsi e lupi.
Non è, né deve essere inteso, come un “referendum” sui grandi carnivori: il questionario non vuole misurare le posizioni pro o contro orsi e lupi, ma cercare di comprendere il perché di quelle posizioni.
2. A chi è rivolto il questionario?
Il questionario è stato elaborato per gli abitanti della Provincia Autonoma di Trento, con particolare attenzione a coloro che vivono e/o lavorano in contesti montani. Per questo motivo sono stati esclusi sia i turisti, sia tutti coloro che non risiedono nella Provincia. Tra gli abitanti abbiamo scelto di concentrarci su determinate categorie sociali, con sezioni specifiche del questionario: allevatori, apicoltori, pastori, cacciatori, albergatori / rifugisti.
3. Perché proprio un questionario online?
Abbiamo scelto di utilizzare una piattaforma online (Microsoft Form) per quattro motivi:
(a) la possibilità di raggiungere un campione di popolazione più ampio rispetto ai metodi convenzionali
(b) la possibilità di ottenere un elevato numero di risposte in tempi contenuti
(c) la grande flessibilità di questo strumento rispetto ai questionari classici
(d) la maggiore economicità in termini di personale coinvolto e denaro
Tali motivi, a nostro giudizio, compensano gli svantaggi insiti in questo strumento, tra cui:
(a) l’impossibilità di garantire una perfetta rappresentatività statistica del campione
(b) collegato alla precedente, il rischio di un’auto-selezione da parte dei partecipanti
(c) l’impossibilità, per motivi di privacy, di controllare il numero di accessi e compilazioni da parte di una stessa persona
(d) l’impossibilità di conoscere il tasso di risposta, ovvero quante sono le persone che iniziano la compilazione del questionario, senza però portarlo a termine, rispetto al totale.
Il questionario online non è uno strumento perfetto: pur cercando di rimediare a più criticità possibile, alcune sono rimaste. Ne siamo consapevoli, e pensiamo sia importante condividerlo con coloro che scelgono di partecipare. Nell’elaborazione del questionario ci siamo riferiti alla Checklist for Reporting Results of Internet E-Surveys (Eysenbach 2004) per garantire la maggiore qualità possibile.
4. Chi ha elaborato il questionario?
Il questionario è stato elaborato dal dott. Nicola Martellozzo (Università Ca’ Foscari di Venezia), sotto la supervisione scientifica della prof.ssa Roberta Raffaetà (Università Ca’ Foscari di Venezia). Il prof. Andrea Vargiu (Università di Sassari) si è occupato della revisione progettuale nel corso di tutta l’elaborazione.
Maggiori informazioni sul progetto sono disponibili qui.
5. Che cosa differenzia questo questionario da altri?
Il presente questionario non è un’indagine demoscopica, come i precedenti sondaggi DOXA; vale a dire che per le modalità scelte (vedi domanda 2) non ha un campione d’indagine comparabile – dal punto di vista statistico – a quello di un questionario “classico”.
Dev’essere invece inteso come uno strumento complementare e di supporto alla ricerca qualitativa, iniziata a luglio 2023 e condotta con metodi etnografici. I dati raccolti permetteranno di approfondire tematiche già emerse, ad esempio nel corso delle interviste, o aprire nuovi filoni di ricerca. In altre parole il questionario non rimarrà un’iniziativa isolata, fine a se stessa, ma è stato pensato fin dall’inizio come parte di una più ampia indagine sociale.
6. Come saranno usati i dati raccolti dal questionario?
Tutti i dati ottenuti dalle risposte saranno analizzati in modo aggregato (vedi domanda 8), attraverso una serie di tecniche statistiche (analisi dei gruppi, coefficienti di correlazione, differenziali semantici) applicate alle diverse variabili. I risultati di queste analisi serviranno ad approfondire la ricerca etnografica in corso, ad esempio per organizzare iniziative di focus group o incontri con la popolazione. I dati più sensibili, corrispondenti alle domande della prima sezione, non saranno mai divulgati, mentre gli altri dati “grezzi” e in forma aggregata (valori medi, percentuali, ecc) potranno essere impiegati in presentazioni pubbliche, articoli scientifici e altre forme di restituzione verso la comunità.
7. Perché il questionario è così lungo?
A differenza dei precedenti sondaggi, il presente questionario è piuttosto articolato e richiede un tempo di compilazione effettivamente più lungo della media. Siamo consapevoli che questo potrebbe scoraggiare alcuni dalla compilazione, ma siamo anche convinti che una tematica così cruciale come quella dei grandi carnivori meriti uno spazio adeguato.
8. Il questionario è davvero anonimo?
Il questionario è stato elaborato per garantire la massima riservatezza e sicurezza ai partecipanti.
Abbiamo scelto la piattaforma Microsoft Form perché tra le più attente alla tutela della privacy (https://privacy.microsoft.com/it-it/privacystatement). Le domande sono poste in modo da non permettere l’identificazione diretta del partecipante, oltre a rendere estremamente difficoltosa un’identificazione indiretta. Le risposte raccolte non saranno mai analizzati singolarmente, ma sempre in modo aggregato, vale a dire combinate in modo collettivo.
9. Dove posso trovare le informazioni sulla trattamento dei dati personali?
Tutte le informazioni sono reperibili al seguente link: https://drive.google.com/file/d/1osp4QnEO5mq91FLmYUvX-w-kjK9k0zQx
Ricordiamo che per procedere alla compilazione del questionario è necessario dare il proprio consenso.
10. Quanto è costato il questionario?
In sé, il questionario non ha comportato costi aggiuntivi: la sua elaborazione, la sua diffusione e l’analisi dei dati sono parte delle mansioni dei ricercatori già impegnati nel progetto (vedi domanda 4). Anche la piattaforma online che abbiamo scelto è gratuita. In termini di ore lavorative, l’intera messa a punto del questionario ha richiesto un mese e mezzo, e altrettanto è previsto per l’analisi dei dati.