Neve, business da quasi 12 miliardi in Italia: in calo lo sci alpino, crescono altre attività
L'Osservatorio nazionale prevede per questa stagione invernale un aumento del 4,2%, più ospiti dal'estero e prezzi ancora in salita. Cortina d'Ampezzo (Belluno) guida la classifica delle destinazioni, davanti a Madonna di Campiglio. Nella top 20 delle ski area prevalgono località trentine e altoatesine. Lo discesa resta la disciplina più popolare, boom dello scialpinismo (+68,7% di praticanti)
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AOSTA. Nella stagione invernale 2024/2025 il turismo della neve crescerà "del 4,2% rispetto allo scorso anno, arrivando ad un fatturato stimato di 11 miliardi 674 milioni di euro: questo dato, incoraggiante in sé, si lega alla crescente affluenza dei turisti internazionali (+7,5%) ed all'incremento dei prezzi medi nei vari ambiti della filiera, mediamente del +5,9%".
Così Massimo Feruzzi, ceo di Jfc e responsabile dell'Osservatorio italiano del turismo montano.
"Se, però - aggiunge - aumenta la presenza di clientela straniera, in particolar modo dei residenti in Polonia, Regno Unito, Usa e Repubblica Ceca", gli italiani saranno in calo del 4,2% rispetto alla stagione passata.
Per gli appassionati della neve aumentano i prezzi di hotel (+5,1%), skipass (+6,2%), scuole di sci (+6,9%) e servizi di ristorazione (+8,1%).
Una settimana bianca a un adulto costa in media 1.453 euro, a una coppia con un figlio 3.720 euro. Il week-end in montagna pesa invece in media 571 euro per un adulto e 1.630 euro per una famiglia, con un aumento dell'8,4% rispetto allo scorso inverno.
Cortina d'Ampezzo (Belluno) guida la classifica generale dell'osservatorio sulle migliori 25 destinazioni bianche, seguita da Madonna di Campiglio, Livigno, Cervinia, Ortisei e Courmayeur.
Per quanto riguarda i 'top 20' comprensori sciistici, vince la Skiarea Campiglio-Dolomiti del Brenta, davanti ad Alta Badia, Val Gardena, Val di Fassa, Livigno e Plan de Corones. Le piste preferite dagli italiani sono la Longia in Val Gardena (la più panoramica), la Spinale Direttissima di Madonna di Campiglio (la più adrenalinica) e la Dantercepies, sempre in Val Gardena (la più divertente).
Lo sci alpino resta la disciplina più popolare ma l'osservatorio rileva che passa dalle quasi sei ore al giorno pre-pandemia alle quattro ore e 20 della prossima stagione.
Crescono "altre attività in montagna", come lo scialpinismo, che segna una crescita di praticanti del 68,7%. Aumenta il tempo passato in montagna, rispetto allo scorso anno, di circa due giornate e mezza.