CISL Scuola, al fianco degli operatori dell’istruzione per il futuro di tutti
I festeggiamenti del Primo maggio impongono una riflessione quanto mai necessaria sul futuro della scuola. Il precariato toglie prospettive e certezze alla vita dei lavoratori: una situazione grave in tutti i settori, ma soprattutto nel comparto dell’istruzione.
La vita dell’insegnante è oggi difficile e il suo ruolo, fondamentale nello sviluppo e nella crescita dei futuri cittadini, è spesso misconosciuto. Il mondo della scuola, lungi dall’essere luogo di privilegi, è invece lo spazio delle relazioni, dentro e fuori le mura, e della formazione delle persone. Occorre dunque che tutti, a cominciare dalla politica, prendano coscienza dell’importanza della scuola per il futuro della società. È quanto mai necessario mettere in campo interventi incisivi e radicali, che non si limitino alla condanna, estemporanea e priva di effetti concreti, di episodi di disagio e prevaricazione soltanto quando affiorano nel dibattito pubblico attraverso le cronache dei giornali.
CISL Scuola, per parte sua, dimostra la vicinanza e il sostegno a tutti i lavoratori dell’istruzione attraverso l’apertura di uno sportello dedicato al disagio lavorativo, nel quale gli associati si possono avvalere della consulenza di una psicologa del lavoro. Un piccolo gesto che deve essere integrato da provvedimenti più ampi da parte delle istituzioni.
È stata erosa nel tempo la credibilità e l’autorevolezza della scuola. Dovremmo interrogarci su come fare in modo che la scuola torni a essere il prezioso bene comune che dovrebbe rappresentare per tutti. Serve un nuovo patto di alleanza sociale. Nessuno può sentirsi solo spettatore, ognuno di noi è parte della scuola perché la scuola è società: la nostra società. La Festa del lavoro è l’occasione giusta per parlare di lavoro nella scuola. Dicano la politica e la società che cosa vogliono dalla scuola; lo dicano però con cognizione di causa, e soprattutto nei fatti e nel sostegno agli operatori.