Istituto Don Ziglio di Levico: scongiurata la chiusura sollievo di dipendenti e ospiti

di Pietro Gottardi

I timori sulla paventata chiusura dell’Istituto Don Ziglio di Levico Terme, sono stati spazzati via ieri pomeriggio dal voto unanime del Consiglio provinciale su un ordine del giorno presentato dal consigliere Filippo Degasperi.

L’aula ha infatti ha fatto proprio in toto l’appello lanciato dall’esponente di Onda Civica Trentino, impegnando la giunta provinciale a ribadire l’indispensabile presenza nella società civile e nelle strategie socio-sanitarie trentine di una entità unica e professionalmente qualificata, quale è il Don Ziglio, per rispondere alle esigenze della popolazione in termini di disabilità grave, sia fisica che psichica ed allo stesso tempo rassicurare l’intera Valsugana per quanto riguarda i livelli occupazionali.

Ricordiamo che l’istituto - dal 2018/19 parte di Levico Curae assieme all’Apsp San Valentino - si occupa di “disabilità” a partire dai 14 anni, sia fisica che psichica. Gli ospiti, 97 in totale, quasi sempre sono persone le cui famiglie non sono in grado di gestire la complessità, e a volte pericolosità, per se stessi e per gli altri, dei propri cari, tanto è vero che l’istituto residenziale accompagna nel percorso della vita gli ospiti 24 ore su 24.

Fra le questioni che avevano alimentato la paura per un intervento di chiusura della struttura nella quale lavorano circa 200 persone (150 per l’assistenza, circa 50 per servizi di vario tipo come cucina, pulizie, lavanderia etc.) anche problematiche legate alla tenuta strutturale dell’edificio.

Su questo specifico punto entro 3 mesi la giunta dovrà riportare alla competente commissione consiliare la situazione reale dell’immobile che ospita l’Istituto Don Ziglio con particolare riferimento al rispetto delle normative e, se necessario indicare le modalità per superare le attuali criticità che coinvolgono struttura e divisione degli spazi.

Soddisfazione piena e un grande sospiro di sollievo per dipendenti e familiari degli ospiti, che hanno assistito ai lavori del Consiglio con una rappresentanza coordinata dal consigliere Degasperi e da Beppe Pallanch, segretario provinciale della funzione pubblica Cisl, fattisi carico delle problematiche della Don Ziglio.
Fra gli impegni che il consiglio provinciale ha caricato sulle spalle della giunta, anche un attento esame in retrospettiva di come è stata gestita l’emergenza coronavirus.

«Tenuto conto delle ripetute segnalazioni relative alla gestione dell’emergenza Covid-19 che hanno avuto come protagonisti il personale, la dirigenza, le rappresentanze sindacali e gli organi di informazione - si legge infatti al terzo punto dell’ordine del giorno -, la giunta dovrà verificare se la politica amministrativa e sanitaria del Don Ziglio si sia dimostrata adeguata anche in considerazione dell’intervento della cosiddetta “task force” direttamente in struttura, riportando l’esito delle verifiche alla competente commissione consiliare entro tre mesi».

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