Invece del vaccino, ricevono soluzione fisiologica: medici e infermieri dell'ospedale di Rovereto "richiamati" per il test sierologico
All’ospedale di Rovereto, al posto del vaccino Pfizer, alcuni operatori sanitari hanno ricevuto per errore semplice soluzione fisiologica. E adesso si corre ai ripari perché - in vista della seconda dose - non si sa chi abbia ricevuto il medicinale e chi la fisiologica.
L’incidente avrebbe riguardato "presumibilmente"12 persone, fra medici, infermieri e operatori sanitari. Ora l’Azienda Sanitaria è stata costretta alla verifica: richiamare i vaccinati di quella giornata, per i quali adesso diverrà necessario effettuare un test sierologico per poter stabilire con certezza chi ha ricevuto effettivamente la dose di vaccino e chi la soluzione fisiologica.
Il test sierologico infatti dice chi è stato in contatto con il virus: quelli che risulteranno positivi al test potranno fare il richiamo, gli altri avranno di nuovo la prima dose vaccinale.
Tra chi ha ricevuto la fisiologica al posto del vaccino anche un chirurgo, che ha dovuto sospendere l’attività operatoria. Ad un incontro di verifica con i sindacati sulla gestione del piano vaccinale di martedì scorso l’Azienda sanitaria ha negato problematiche. L’errore si sarebbe verificato venerdì scorso, quando al termine di un ciclo di vaccinazioni, che copre mediamente una ventina di persone, sono risultate non utilizzate diverse fiale di vaccino. Ed è scattato l'allarme.
Ma in un incontro sindacale ieri a Rovereto, a domanda diretta sull’episodio l’Azienda, che ha continuato negli ultimi giorni a negarsi alla stampa, ha negato la cosa bollandola come “fake news”.
Da due giorni il giornale l’Adige aveva chiesto all’Azienda Sanitaria di fornire una propria spiegazione, ma non era arrivata alcuna risposta.
L'Adige ha però ricevuto questa mattina il messaggio di uno degli operatori coinvolti, che ha confermato di essere stato richiamato per fare il test di controllo.
Quindi, poco dopo, il comunicato dell'Azienda sanitaria.
I FATTI NEL COMUNICATO DELL'AZIENDA
Dodici persone che lavorano in ambito sanitario, infermieri e medici, avrebbero ricevuto una dose di soluzione fisiologica anziché di vaccino Pfizer. È accadutoa Rovereto il 15 gennaio e l’Azienda provinciale per i servizi sanitari precisa che la situazione si è già risolta. Si tratta di una unica seduta vaccinale che ha coinvolto 47 persone di cui, come detto, presumibilmente 12 hanno ricevuto una iniezione di soluzione fisiologica.
Questo - dice l'Azienda Sanitaria - a fronte di oltre 12.000 vaccinazioni già somministrat in tutto il trentinoe. La percentuale di errore è inferiore all’1 per 1000 e - rassicura Apss in una nota - non c’è nessun problema sanitario.
L’Azienda sanitaria precisa che il caso è stato prontamente individuato grazie al protocollo e alle checklist utilizzate che prevedono, tra l’altro, una comparazione tra dosi preparate e somministrate e flaconi residui ancora integri.
Si è provveduto immediatamente ad informare gli operatori interessati predisponendo un controllo anticorpale con test sierologico in ventesima giornata prima della somministrazione della seconda dose.
La somministrazione di soluzione fisiologica, va sottolineato, non comporta nessun rischio per la salute dei soggetti coinvolti, trattandosi di acqua distillata e sale.
Sembra che l’errore sia avvenuto al momento della somministrazione: normalmente il vaccino viene diluito con della fisiologica. Da quanto verificato c’è stato uno scambio dei flaconcini.
«Quando un flaconcino viene utilizzato normalmente viene messo da parte. In questo caso specifico non è stato messo da parte, l’ipotesi più plausibile è che sia stato riempito nuovamente con soluzione fisiologica e poi da lì sono state aspirate le sei dosi che sono poi state somministrate. Quindi probabilmente c’erano anche tracce di vaccino all’interno». Lo dice all’ANSA il direttore del Dipartimento prevenzione dell’Azienda sanitaria di Trento, Antonio Ferro, in merito all’errore che ha portato alla somministrazione di soluzione fisiologica, anziché del vaccino Pfizer, a 12 operatori sanitari del Trentino.
«Alla fine della seduta vaccinale, grazie alla checklist (tradotto: il controllo della lista), l’operatore ha verificato che, siccome i flaconcini sono contati, ne erano rimasti un paio. Immediatamente ha avvisato la direzione generale e quindi sono state date indicazioni molto precise. Sono quindi state convocate tutte le persone coinvolte in quella seduta vaccinale, 47 in tutto, informandole su questa possibile somministrazione di fisiologica al posto del vaccino, invitandole alla ripetizione a venti di giorni della dose.
Facciamo inoltre un prelievo per evidenziare gli anticorpi per capire chi ha ricevuto cosa e poi procederemo con la programmazione della prima dose, nel caso di chi ha ricevuto la fisiologica, e della seconda negli altri casi», precisa Ferro.
SEGNANA NON HA ANCORA COMMENTATO
Nessun comunicato o commento, finora, dell'assessore provinciale alla salute Stefania Segnana.