Coronavirus e politici: per qualcuno è un affare

Lettera al giornale

Il Coronavirus per qualcuno è un affare

Caro direttore, concordo che sia meglio non fare di ogni erba un fascio perché ci basta quello della signora del Flit in mosaico.
Che sulla storia Covid c’è da amareggiarsi è vero ma anche abbastanza da sorridere, a denti stretti. Partiti tutti noi con gli arresti domiciliari, chiusura di locali e scuole, mascherine e guanti, l’Italia di agosto si è desta con ammucchiate giovanili, party in montagna o al mare, mascherina sì - mascherina no.
Un rebelòt nazionale.
Non abbiamo però capito che il Virus è un buon affare. Si è iniziato con il mercato delle mascherine (cinesi) della Pivetti, ex presidente della Camera, che si è distinta e subito è scomparsa da cronache e indagini; quindi ecco Attilio Fontana, presidente della regione Lombardia con i conti della povera mamma all’estero, con un contratto fatto dal genero e relativo nobile gesto: donazione alla PA e all’incauto genero.
Infine sono arrivati i 600-1.000 euro al mese richiesti da persone che forse ne guadagnano di più.
E qui - come giustamente hai scritto: “fatte le dovute eccezioni” - si è scatenata la italica fantasia.
Si parte dal commercialista solerte fai da te, alla donazione (Fontana insegna), per giungere alla fidanzata con partita Iva e chi più …. non sapeva, di più ne dice.
Non facciamo un dramma. È l’ennesima svista dei nostri cari votati. Siamo buoni : auguriamo loro Buon Ferragosto e una tirata non di orecchie ma di schede, non solo a settembre!

Giuliano Fago Golfarelli


 

Le scuse urticanti dei politici "smascherati"

Se ne vedono davvero sempre di tutti i colori e le scuse addotte dai vari politici “smascherati” con la mano nei bonus non sono solo patetiche, ma anche inaccettabili e urticanti. Io, che amo vedere anche il mezzo bicchiere pieno (quando c’è), continuo effettivamente a pensare
che non siano (potrei forse dire non siamo) tutti così. I ladri, i furbi e i disonesti in genere - anche quando sono pochi - fanno però sempre più rumore dei tanti onesti (non solo in politica). Ancora una volta, ci troviamo di fronte a uno scandalo che è tale prima di tutto dal punto di vista etico (perché chi guadagna certe cifre, anche se formalmente può farlo, non può intascare anche il bonus). E non posso non pensare a chi non l’ha impedito a monte: immaginare - come hanno fatto i politici che sapevano bene cosa significasse varare quel provvedimento - che tutti possano prendere il bonus, infatti, resta comunque concettualmente sbagliato. E temo che le sorprese non siano finite. In quanto al “silenzio” sulla Pivetti e su Fontana, ti dico che hai ragione: il problema è che ogni giorno ne spunta una nuova e si tende a rincorrere l’ultima notizia. La giustizia ha invece quasi sempre tempi che non sono esattamente quelli della cronaca. Lasciami però pensare che si farà la necessaria chiarezza.

lettere@ladige.it

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