Stipendi giù, dipendenti agitati. Alla Camera scoppia la protesta

Un barbiere che lavora a Montecitorio guadagna 136mila euro

Sono in stato di agitazione i 1.500 dipendenti della Camera. Il motivo? La sentenza definitiva - emessa il 23 dicembre - che ha sancito la validità dei tagli varati a inizio 2015 agli stipendi di un migliaio di lavoratori di Montecitorio. Entro il 2018, così, verranno gradualmente ridimensionati i superstipendi dei dipendenti della Camera.

[[{"type":"media","view_mode":"media_original","fid":"842711","attributes":{"alt":"","class":"media-image","height":"812","width":"791"}}]]

Facciamo alcuni esempi. Tra due anni un barbiere «in attività» a Montecitorio non potrà superare i 99.000 euro lordi annui, mentre fino al 2014, con 40 anni di contributi, poteva «spingersi» fino a 136.120 euro. Vale la pena notare che 99.000 euro lordi corrispondono a 4.577,72 euro netti per 13 mensilità. Altro esempio: sempre dal 2018 ragionieri e archivisti potranno arrivare a 166.000 euro lordi annui, rispetto ai 238.000 sanciti dalle vecchie regole.

I dipendenti della Camera protestano inoltre per la decisione di prorogare anche nel 2016 il blocco di alcuni aumenti automatici di indennità. Blocco che consentirà a Montecitorio di risparmiare quest'anno la bellezza di altri due milioni di euro. Montecitorio spende per il personale 240 milioni di euro (mediamente 150.000 euro a dipendente) che si aggiungono ad altri 266 milioni sotto forma di pensioni.

comments powered by Disqus