Guido Trevisan gestirà il rifugio Caldenave: dal "suo" Pian dei Fiacconi distrutto dalla valanga, al Lagorai

di Gigi Zoppello

SCURELLE - Una enorme valanga ha spazzato via il "suo" rifugio della Marmolada, al Pian dei Fiacconi. Con il cuore a pezzi Guido Trevisan aveva commentato amaro: "Ci vorranno almeno 4 anni per ricostruirlo". Ma intanto non si sta con le mani in mano: Guido Trevisan sarà il nuovo gestore del rifugio Malga Caldenave, nel cuore del Lagorai, di proprietà del Comune di Scurelle.

Trevisan è molto più di un rifugista: ingegnere ambientale, da quasi vent’anni era un protagonista della Marmolada. La sua formazione professionale e la lunga frequentazione con il ghiacciaio, gli avevano fatto criticare fortemente l'ipotesi di nuovi impianti di risalita. Fautore di una montagna "vera", era l'idolo di tanti skialper e alpinisti.

Poi quel tragico giorno, il 14 dicembre 2020, con quella slavina gigantesca che ha distrutto la struttura a 2626 metri sul versante nord della Marmolada. 

Per Trevisan era molto di più di un rifugio: era la sua casa, il suo regno, lo aveva acquistato 20 anni fa e ristrutturato con le sue mani, un po' alla volta, con fatica e pazienza. 

Ora la svolta. Nella stagione 2021 Guido Trevisan si sposta sul Lagorai, in uno dei posti più belli che ci siano: malga Caldenave è adagiata in una conca verde di pascoli, ci sono 22 posti letto distribuiti in cinque stanze con servizi comuni, ed il ristorante dove accogliere famiglie, bambini, ma anche i tanti alpinisti. E da tutti, un caloroso benvenuto a Guido. 

Lui l'ha annunciato con un post su Facebook, toccante e pieno di umanità:

Son passati 20 anni da quando son arrivato in Marmolada, avevo 24 anni e non avevo idea di quanto amore, quanta passione, quanta vita avrei messo in questa avventura. Ora mi guardo indietro e ripenso a tutti voi: amici, colleghi, collaboratori, clienti, impiantisti, guide, bambini, musicisti, alpinisti, anziani, simpatici, meno simpatici e mi viene da piangere sorridendo. Ho imparato qualcosa da ognuno, ho imparato quello che voglio ma soprattutto quello che proprio non voglio. I ricordi più belli son le grandi cene tutti assieme, le grandi serate di discussione in cui il rifugio si trasformava in una piazza, le bische classiche con partite all'ultima carta, la musica e i concerti folli senza freni. Ma soprattutto ricordo le facce di tutti voi che avete condiviso pezzi di vita con me. Grazie a tutti.
Ora parto per una nuova avventura in Lagorai al rifugio Caldenave, un altro angolo di paradiso. Sarò accompagnato dalla mia famiglia, Alice mia moglie e i nostri figli Edoardo, Gilda e Achille.
Sicuro di rincontrare la stessa gioia, il piacere di condividere momenti assieme, parole, abbracci, balli...
In Marmolada al rifugio Ghiacciaio resteranno Stefano e Sirio i miei colleghi e amici, che vi daranno ospitalità e ristoro, portando avanti la stessa filosofia dell'accoglienza : il rifugio era, è e sarà la casa dell'alpinista, aperto per accogliere tutti.
Con questo messaggio saluto anche loro con un grande in bocca al lupo sicuro di lasciare la Marmolada in buone mani.
 
Un saluto ancora lo riservo a Davide, nostro compagno di viaggio, che parte per nuove avventure.
Infine grazie ad Elio ed Enrica per la loro disponibilità e modestia nel passaggio di consegne che dopo 17 splendidi anni di gestione ci passano il testimone.
 
 
 
 
 
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