"Dialoghi con le minoranze", focus sulla vitalità linguistica e le attitudini dei parlanti cimbri, ladini e mòcheni
Presentati questo pomeriggio nella Sala Belli della Provincia autonoma di Trento i primi risultati dell’indagine CLAM (Cimbri, Ladini, Mòcheni) sullo stato delle lingue di minoranza, sviluppata in collaborazione con l’Università degli Studi di Trento. Tale indagine è volta a mappare sia le reali pratiche d’uso delle lingue di minoranza nei contesti familiari e pubblici, sia le attitudini dei parlanti nei confronti della lingua della loro comunità. L’esigenza di fotografare la situazione socio-linguistica attuale è emersa, non solo, nel contesto dei Tavoli di lavoro delle minoranze, ma è scaturita anche da una richiesta diretta delle Autorità per le minoranze linguistiche, vista la vulnerabilità di tali lingue perché apprese da un numero sempre minore di bambini e parlate da un gruppo ristretto di persone. I dati emersi dall’indagine saranno utili per elaborare linee guida per le politiche linguistiche attuate in primis dagli Istituti culturali e dal Comun General de Fascia, con l’obiettivo di disegnare interventi mirati alla salvaguardia e al rafforzamento del multilinguismo nelle comunità di minoranza.
Ha introdotto l'evento Giuliana Cristoforetti, dirigente del Servizio minoranze linguistiche locali e audit europeo PAT, che ha portato i saluti del presidente Maurizio Fugatti e ricordato come l'appuntamento di oggi è inserito in una serie di incontri, cominciati lo scorso anno, dedicati ai "Dialoghi con le minoranze". "Per noi è un momento importante, parleremo di vitalità linguistica e di quali sono le indicazioni utili per la politica per la salvaguardia delle lingue minoritarie, del ruolo della scuola, ma anche della digitalizzazione del patrimonio immateriale delle comunità".
Nella sessione, moderata dalla giornalista di Rai Ladinia Margherita Detomas, sono intervenuti, tra gli altri, Vittorio dell'Aquila, linguista dell’Università Statale di Milano, Patrizia Cordin, docente di Linguistica generale all’Università degli Studi di Trento, Fernando Ramallo, professore di linguistica dell’Università galiziana di Vigo (Spagna) e Sabrina Rasom, direttrice dell’Istituto Culturale Ladino “Majon di Fascegn”.
A seguire, la presentazione del libro “Le isole linguistiche germaniche fioriscono” sulle comunità linguistiche tedesche dell’arco alpino italiano, a cura del Comitato unitario delle isole linguistiche storiche germaniche in Italia, presentato da Anna Maria Trenti Kaufman - Presidente del Comitato unitario delle isole linguistiche storiche germaniche in Italia.
L’evento è proseguito in Sala Wolf con la presentazione del libro “Popoli senza Frontiere 2. Tradizioni e territori delle minoranze linguistiche storiche del Trentino. Cimbri, Ladini e Mòcheni”, realizzato in collaborazione con l’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale del Ministero della Cultura (Edizioni Effigi) e con l'apertura della mostra, allestita nella stessa sala, “La contemporaneità della tradizione. Sguardi sulle comunità cimbra, ladina e mòchena”.