Ecco la Trento che va a ballare Mille giovani alla nuova Artè

di Matteo Lunelli

La curiosità era stata creata ad hoc: nessuna foto del locale, solo qualche informazione sul fatto che era stata realizzata una delle discoteche più grandi, capienti, moderne e innovative della provincia. E alla fine gli organizzatori hanno avuto ragione: centinaia di giovani hanno preso d’assalto, sabato notte, Artè, la nuova discoteca in via Untervegher a Trento nord. Almeno un migliaio i tagliandi staccati (16 euro il biglietto, ma dalla settimana prossima si potranno risparmiare due euro mettendosi in lista): «oltre ogni più rosea previsione», fanno sapere gli organizzatori.

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E anche i «vicini di casa» dell’Elysee hanno fatto il tutto esaurito: «Sabato di pienone, siamo contentissimi. Il nostro staff è una forza, è la chiave che fa andare bene il locale», ci dice Matteo Molinari, pr del locale.
Insomma, due discoteche piene, seppur con capienze differenti, distanti solo cinquanta metri l’una dall’altra: i giovani trentini hanno voglia di divertirsi, ballare e tirare tardi, altro che città sonnolenta.

Tornando all’Artè, qualche piccolo disagio tipico di un’apertura c’è stato: intorno alle 22.30, poco prima dell’apertura, si è formata una coda lunga oltre duecento metri per entrare e le operazioni di ingresso non sono state rapidissime. «Se pensiamo che si trattava della data zero, che solo mercoledì scorso c’è stato l’ok della commissione provinciale e che sabato pomeriggio abbiamo ultimato gli ultimi lavori dopo settimane di attività frenetica, possiamo dire che era fisiologico che non tutto fosse perfetto. Dobbiamo rodare un po’ prima di essere a regime, ma il bilancio è assolutamente positivo», fa sapere Andrea «Rosso» Speccher, pr del nuovo locale.

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Sabato circa 50 persone hanno lavorato per tutta la notte: una dozzina gli impiegati alla sicurezza, una decina i baristi e altrettanti tra casse e guardaroba. Poi lo staff di dj e, soprattutto, ballerine e acrobati. Artè, infatti, non vuole essere «solo e semplicemente» una discoteca: un ruolo molto importante, infatti, lo hanno gli spettacoli che si svolgono durante le serate. Sabato ci sono state una serie di acrobazie aeree, che hanno tenuto ragazze e ragazzi con il naso all’insù. L’organizzazione, come promesso, è stata rigida sulla questione maggiorenni: o più di 18 anni o si tornava a casa, e così è stato.

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La pista da ballo principale è stata occupata prevalentemente da ragazzi tra i venti e i venticinque anni, mentre nel privè l’età media si alzava un po’, arrivando a circa 35 anni. I clienti provenivano soprattutto da Trento, ma anche dalla periferia (Valsugana, Val di Non e zona di Arco e Riva) non si sono voluti perdere l’apertura della discoteca. Sabato si replicherà, mentre a metà dicembre gli appuntamenti potrebbero raddoppiare, con l’apertura anche il venerdì sera.

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