L’India è più inquinata della Cina Greenpeace: subito un piano nazionale
I dati satellitari della Nasa sono chiari: gli indiani, immersi nello smog, sono più a rischio tumori, malattie cardiache e respiratorie
India contro Cina. Nella competizione - a colpi di smog e conseguenti malattie respiratorie, tumorali e cardiache - gli indiani sono in testa. Peggiora la qualità dell’aria dell’India tanto da superare, per la prima volta, l’inquinamento della Cina, con un 2015 da record per aria irrespirabile. A certificare il sorpasso è uno studio di Greenpeace India, che ha analizzato i dati satellitari della Nasa sull’esposizione alle polveri sottili, quelle particelle microscopiche che si infiltrano nei polmoni dell’uomo e possono causare cancro e malattie cardiache.
I dati satellitari della Nasa mostrano che nel 2005 la Cina aveva già gravi problemi di inquinamento dell’aria, mentre in India la situazione, seppur seria, era lontana dai livelli cinesi. Fino al 2011 i livelli di inquinamento sono aumentati in entrambi i Paesi soprattutto a causa dell’uso dei combustibili fossili. Poi in Cina si è verificata un’inversione di tendenza - fra il 2011 e il 2015 - grazie al piano nazionale anti-inquinamento adottato nel 2013. In India invece i livelli di esposizione alle polveri sottili hanno continuato a salire, superando per la prima volta quelli cinesi. Tra il 2010 e il 2015 i livelli di polveri sottili sono diminuiti del 17% in Cina e del 15% negli Usa, mentre sono cresciuti del 13% in India.
Il livello annuale di particolato fine di Nuova Delhi - incoronata dall’Organizzazione mondiale della sanità come città più inquinata al mondo - è risultato più alto di quello di Pechino. Ad essere inquinata non è solo la capitale, precisa Greenpeace, ma diverse altre città: Varansi, Lucknow, Patna, Ahemdabad. Greenpeace chiede un piano nazionale ad hoc. L’emergenza inquinamento e smog resta ad ogni modo alta in entrambi i Paesi. Solo pochi giorni fa uno studio ha certificato che ogni anno l’inquinamento uccide nel mondo 5 milioni e mezzo di persone. Oltre la metà dei morti è proprio in Cina e India. L’inquinamento dell’aria ha portato a 1,4 milioni di morti premature in India nel 2013.