Zika e microcefalia Legame accertato
Nuovi studi confermano che il virus diffuso soprattutto in America Latina causa malattie neurologiche
Se qualcuno avesse avuto dei dubbi, da oggi non li ha più. La massa di studi che con cadenza quasi quotidiana vengono pubblicati sul legame tra virus Zika e problemi neurologici, a cominciare dalla microcefalia, ha convinto anche l’Oms (Organizzazione mondiale della sanità), che per la prima volta, nel suo ultimo bollettino periodico, ha usato l’espressione «consenso forte». Una volta stabilito il legame restano ancora molti i punti oscuri dell’epidemia, a cominciare da quanto aumenti il rischio, anche se i dati attuali sembrano essere più confortanti delle previsioni iniziali.
«C’è un forte consenso scientifico che il virus Zika sia causa di microcefalia, sindrome di Guillain Barrè (Gbs) e altre malattie neurologiche». Secondo il documento 13 Paesi finora hanno riportato un aumento della Gbs, una malattia in cui il sistema immunitario attacca quello nervoso che nella maggior parte dei casi guarisce, mentre il conto di quelli che hanno trovato un aumento anomalo di microcefalia e altre malformazioni fetali sono sei, in aumento rispetto ai quattro dell’ultima edizione del bollettino. In particolare in Brasile uno studio pubblicato dalla rivista del Cdc americano ha trovato che nelle zone con il virus Zika l’incidenza della microcefalia è risultata 2,8 casi ogni 10mila nati vivi, mentre in quelle senza è di 0,6 casi ogni 10mila nati vivi.
In pratica gli esperti hanno censito 574 casi confermati di microcefalia nel paese nel 2015, mentre nel perioo tra il 200 e il 2014, prima che arrivasse il virus, erano stati in media 157, su una popolazione di circa 3 milioni di nuovi nati. «Uno studio pubblicato recentemente basato suill’epidemia in Polinesia Francese - ricorda l’Oms - ha stimato il rischio in 95 casi ogni 10mila donne infette». In totale sono 61 i Paesi dove è stato trovato il virus Zika in pazienti, in 33 dei quali c’è una trasmissione dovuta a zanzare, mentre negli altri si tratta di casi importati o di trasmissione sessuale.
Per il momento la trasmissione tramite insetti è limitata all’emisfero australe, dove si è appena conclusa la stagione estiva, mentre si aspetta l’estate nell’emisfero nord per capire quanto il virus possa spingersi a nord, seguendo le zanzare aedes agipty e aedes albopictus. Secondo una previsione pubblicata dal New England Journal of Medicine, ad esempio, negli Usa Zika potrebbe spingersi fino a New York e al New England nella parte est, mentre la costa ovest potrebbe essere a rischio fino a San Francisco.