Festa della musica: live in musei, carceri ed ospedali
Musica in piazza, nei musei, nei siti archeologici, nelle case circondariali, negli ospedali. Il 21 giugno la Festa della Musica porterà cori, orchestre, band e solisti italiani e stranieri su palcoscenici inconsueti in tutte le regioni e nelle province autonome.
Sono 120 le città che hanno aderito finora, 4.448 gli artisti che si esibiranno in tre conservatori d'Italia, in 18 tra ambasciate e consolati, in 17 carceri e in un istituto minorile, nei reparti pediatrici e oncologici di cinque ospedali, nelle caserme di 11 città e in 35 tra musei, parchi archeologici e palazzi storici.
Il cartellone sarà definitivo il 10 giugno, termine ultimo per comuni, associazioni e artisti per segnalare i propri eventi sul portale web della manifestazione. Tra gli eventi già annunciati, un concerto del Coro Papageno della casa circondariale Dozza di Bologna, in programma il 20 giugno al Senato della Repubblica, il live gratuito di Carmen Consoli e il Duo Brigitte il 21 giugno a piazza Farnese a Roma, e l'esibizione di JuruHilaire e FKM, cantante di origine ruandese rifugiato politico in Italia dall'età di due anni, il 21 giugno a Cagliari.
La città di Mantova, capitale italiana della cultura 2016, ospiterà l'anteprima della manifestazione il 18 giugno, con «1000 giovani per la Festa della Musica»: ragazzi selezionati attraverso uno scouting di musica dal vivo si esibiranno con artisti come Piotta, Tricarico, Eugenio Bennato, i Kutso e incontreranno i testimonial Luca Barbarossa, Mogol, Ernesto Assante e Gino Castaldo.
Il ministro per i Beni e alle Attività Culturali Dario Franceschini inaugurerà la manifestazione il 21 giugno. «L'auspicio - ha detto il ministro durante la presentazione della manifestazione - è che si aggiungano artisti, grandi città, piccoli comuni: vorremmo che l'Italia fosse invasa dalla musica».
«Una delle strategie più bieche che sta dietro agli attacchi del terrorismo internazionale è l'idea di far cambiare la vita alle persone, non farle andare più nei luoghi in cui ci si diverte», ha detto infine Franceschini, e la Festa della Musica è un modo per «reagire a questa sfida, non cambiare i modi di vita, non rinunciare ai momenti e ai luoghi in cui la vita si vive».