Patrimonio dell'Umanità? Il crocifisso finisce al Tar
Nessuna sospensione nel provvedimento con il quale nel novembre dello scorso anno è stato deciso di non avviare la procedura finalizzata alla candidatura del simbolo del Crocifisso a patrimonio dell’Umanità.
L’ha deciso il Tar del Lazio, nel respingere la richiesta cautelare in tal senso avanzata dal Movimento Etico per la Difesa Internazionale del Crocefisso (Medic).
Per il Tar «non sussistono i presupposti per l’adozione della misura cautelare richiesta» - si legge nell’ordinanza - «ritenuto, in particolare, che non sussiste il paventato pericolo di pregiudizio grave ed irreparabile, peraltro riferito, nella domanda cautelare, agli aderenti dell’ associazione ricorrente; e che, comunque, l’utilità perseguita appare conseguibile solo in esito al giudizio di merito».