Lavoro da equilibristi La scuola degli studenti
Nella prima giornata di Educa, lo spettacolo «Gli equilibristi», proposto dalla Cooperazione Trentina, racconta il mondo della scuola dal punto di vista di studenti e studentesse che ogni giorno si trovano a camminare sospesi su un filo alla ricerca di un senso agli anni passati tra i banchi
Una maglietta diventa una dichiarazione di intenti; il sabato sera va organizzato con più attenzione che un summit delle Nazioni Unite. Tutto, ma proprio tutto, ha tinte forti e va vissuto senza mezze misure, sempre sul filo, in equilibrio.
È la vita degli adolescenti, tra scuola, genitori, amici e social network, raccontata nello spettacolo «Gli equilibristi», diretto da Andrea Paolucci e proposto stamani nel programma di Educa grazie a Cooperazione Trentina.
«Gli anni delle superiori sono fondamentali per la formazione, sia scolastica che personale - ha detto Arianna Giuliani, dell'ufficio di educazione cooperativa della Federazione, introducendo lo spettacolo - e negli anni ci siamo resi conto come il poter lavorare insieme a obiettivi comuni spesso aiuti i più giovani a esprimere il loro reale potenziale e li motivi a dare il meglio di sè».
Lo spettacolo, prodotto dal Teatro dell’Argine di Bologna, racconta le vicende di quattro adolescenti, compagni di classe, tra sveglie all'alba, interrogazioni e primi amori. Un turbinio di situazioni e di gag sulla scuola dei secchioni e dei bocciati, tra merendine e e prof senza pietà. E dove non ci sono parole adatte a restituire la forza delle emozioni arrivano in soccorso musica e coreografia da acrobati, anzi da equilibristi.
In contemporanea i bambini delle scuole dell'infanzia erano incantati dai colori, dal buio e dalle luci dello spettacolo «Uno, due,tre…» produzione Ravenna Teatro con la Compagnia Drammatico vegetale proposta grazie alle Casse Rurali Trentine.