Scuola: il «responsabile» 1 e 2 al posto di mamma e papà
Polemiche a Pergine
Ha destato perplessità e non pochi malumori tra i genitori dell’istituto comprensivo «Pergine Due» la dizione «firma del responsabile 1 e del responsabile 2» riportata sulle prime pagine del «libretto di collegamento scuola famiglia».
Ad inizio anno scolastico ai 1.017 alunni di «Pergine Due», guidato dalla dirigente Antonella Zanon (preside delle Medie «Tullio Garbari» oltre che delle Primarie «Gianni Rodari» di via Chimelli, e di Canale, Susà e Madrano), sono stati consegnati i nuovi libretti che riportavano la dizione «responsabile» al posto delle più classica formula «firma dei genitori o di chi ne fa le veci» (in altri istituti si usa la frase «firma uno e due», la sola cifra o lo spazio tratteggiato senza altre indicazioni).
«Una decisione che ci ha sorpreso e che non è mai stata affrontata nell’ambito del Consiglio dell’Istituzione - spiega Sergio Paoli, assessore comunale di Pergine e membro dell’organismo che rappresenta le varie componenti dell’istituto (genitori, docenti e personale) - non conosco le motivazioni che hanno spinto la dirigente ad assumere tale formula. Io mi sento a pieno titolo papà e genitore, e non un mero rappresentante di chissà quale ente o organismo».
Sul punto la dirigente scolastica Antonella Zanon non ha voluto fare dichiarazioni ufficiali, rimettendosi ad una lettera più precisa e dettagliata. «La protesta dei genitori mi sorprende - si è limitata a dire la preside Zanon - non ho ricevuto lamentele o lettere firmate, ma sono sempre pronta ad ascoltare i genitori in ogni momento. Su tale aspetto o rilievo del libretto di collegamento non mi è giunta alcuna osservazione o critica».
Una questione che arriverà tuttavia sui banchi del consiglio provinciale, sollevata da un’interrogazione del consigliere Rodolfo Borga (Civica Trentina). «Chi è responsabile dell’Istituto scolastico si rende conto che i bambini non “appartengono” a chi gestisce la scuola, ma fanno parte di famiglie cui spetta il primato educativo (come riconoscono i “sacri testi” internazionali) - scrive nell’interrogazione Rodolfo Borga - alcune famiglie stanno già reagendo alla “violenza” subita, sia formalizzando la loro protesta, sia cancellando la dizione imposta dalla scuola, per ripristinare quella voluta dalla natura, che vuole che un bambino abbia un padre ed una madre: dei genitori e non dei numeri».
Da qui le richieste rivolte al presidente della Provincia Ugo Rossi per conoscere se sia a conoscenza del fatto, se ritiene che tale iniziativa, assunta all’insaputa dei genitori, sia rispettosa del ruolo educativo della scuola e del primato educativo che spetta alla famiglia (come intesa dalla stessa Costituzione italiana), e se infine «la Giunta intende intervenire affinché anche nell’Istituto Comprensivo Pergine 2 i bambini possano tornare ad avere, così natura e comune buon senso vuole, dei genitori e non degli anonimi responsabili 1 e 2».