Il «trolley da bici» sul tetto del mondo
Il Compasso d'oro, il più antico e autorevole premio mondiale per il design, parla per la prima volta trentino, anzi roveretano. Pochi giorni fa infatti, tra i vincitori dell'edizione 2017 c'era anche Andrea Signoretto, designer, imprenditore e creativo, che proprio a Meccatronica a Rovereto ha fondato la sua start-up «Sentier», che gli ha permesso di realizzare il bike-trolley con cui ha vinto questo prestigioso riconoscimento.
Andrea, 30 anni, veneto ma perginese di adozione, ha sempre avuto il pallino per gli oggetti, il loro aspetto ed il loro uso, come ha raccontato nel corso di una sua conferenza durante l'evento TEDxTrento di fine novembre. Ma quando nel 2012, fresco di laurea in disegno industriale riuscì a lavorare con un designer come Francisco Gomez Paz di Milano, non immaginava certo che nel giro di qualche anno le sue idee avrebbero avuto una risonanza così forte. All'edizione internazionale 2017, che è stata dedicata allo sport, sono stati premiati infatti oltre a Signoretto, anche personalità come Marco Balich per la Cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Rio 2016, i Cicli Pinarello per il design della bicicletta da cronometro Bolide TT e la società Dainese per il design dell'armatura che protegge i motociclisti.
Sport e innovazione sono dunque alla base delle idee del fondatore di Sentier, una ditta che proprio a Meccatronica ha trovato la sede ideale. Come in tutte le favole moderne che si rispettino, c'è stata una campagna di crowdfunding su Kickstarter, la piattaforma online in cui chi ha una buona idea cerca finanziatori. Nel caso della Sentier nel corso del mese di giugno, l'anno scorso, sono stati raccolti i 15mila euro necessari per passare dalla fase di prototipo a quella operativa. I giornali specializzati si sono subito interessati a questo strano oggetto che sembra in tutto e per tutto un trolley da viaggio, ma che poi nel giro di 30 secondi tira fuori un paio di maniglie di acciaio, una ruota, e si trasforma in un pratico carrellino da agganciare a qualsiasi bici.
«Gli appassionati di outdoor erano alla ricerca di attrezzature che consentano di re-inventare il modo di viaggiare e di vivere le destinazioni preferite. Noi abbiamo trovato la soluzione», rimarca il ceo di Sentier, estremamente soddisfatto di come sono andate le cose. Sì perché l'oggetto creato e sviluppato a Rovereto, non solo risolve una quantità di problemi pratici e semplifica di molto la vita dei cicloturisti, ma in più gli è stata riconosciuta un'indubbia bellezza esteriore, quella che aiuta a fare del Made in Italy un marchio apprezzato nel mondo.
Questo a rimarcare che l'idea, da sola, non basta. E neppure saperla trasformare in qualcosa che funzioni: in più, perché un prodotto abbia successo, serve anche un tratto distintivo che sappia unire funzionalità e design. «Il bike trolley - spiegano a Sentier - non richiede biciclette da turismo specifiche, preparate appositamente per il viaggio. Quando ci si reca all'estero per un tour si può lasciare la propria bici a casa, partire semplicemente con il bike trolley come un normale bagaglio, agganciarlo ad una bici a noleggio a destinazione e iniziare l'avventura».