Depressione, a rischio donne e uomini di successo
La depressione, da malattia dell’interiorità a disturbo sempre più legato alla performance: cresce il numero degli uomini che chiedono aiuto ma la patologia resta al femminile. Tre pazienti su quattro sono donne, pari al 75% dei malati. Una sofferenza che tocca ogni fase della vita e va oltre l’appartenenza socio-economica. Ci si ammala tutti ma per motivi diversi. Giovani e giovanissimi, perché cresce l’esposizione ai fattori di rischio legati alle dipendenze. Le donne più esposte sono quelle con un carico familiare e lavorativo gravoso.
Il boom della depressione, come ha già segnalato l’Oms, arriverà a diventare nel 2030 la prima causa al mondo di giornate di lavoro perse per disabilità.
Di questa malattia e delle sue conseguenze si è parlato al Congresso Nazionale della Società Italiana di Psicopatologia a Roma, dedicato quest’anno al «Progetto Promozione Salute Mentale 20.20. Psicopatologia: connessioni, culture, conflitti». Obiettivo: esplorare i diversi modi in cui la psicopatologia e la psichiatria entrano nelle complessità e nelle difficoltà del vivere contemporaneo.
«Il benessere mentale sembra una meta che si allontana sempre più sotto la spinta di nuove paure, dell’insicurezza e della perdita di fiducia - commenta Alberto Siracusano, presidente Sopsi - il futuro della società è determinato dal benessere psicofisico dei propri giovani».