Lavoro, nel mondo servono più infermieri e ostetriche
Più voce nelle politiche sanitarie, più investimenti, una maggiore presenza nei posti di comando, capire dove possono incidere di più e condivisione delle migliori pratiche: sono questi i fronti e gli obiettivi su cui lavorerà la nuova campagna triennale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), «Nursing Now», dedicata a potenziare nel mondo la forza lavoro rappresentata da infermieri e ostetriche.
A fare da madrina all’iniziativa, lanciata oggi in contemporanea a Ginevra e Londra, la duchessa di Cambridge, Catherine Middleton, insieme alla principessa Muna Al Hussein di Giordania.
Secondo i dati dell’Oms, infermieri e ostetriche rappresentano circa il 50% dei lavoratori della sanità: su 43,5 milioni nel mondo, si stima che siano 20,7 milioni.
Tuttavia, pur essendo cruciali per garantire assistenza sanitaria universale, nel 50% degli stati membri dell’Oms ve ne sono meno di 3 per 1000 abitanti, e il 25% degli Stati ne ha meno di 1 su 1000 abitanti.
Per questo motivo l’Oms nel tempo ha adottato negli ultimi anni varie risoluzioni, di cui l’ultima è la Strategia globale per rinforzare infermiere e ostetriche entro il 2020, per rafforzarne la presenza. Quest’ultimo documento è incentrato su 4 aree tematiche: fornire infermiere e ostetriche competenti e motivate, migliorarne la leadership, massimizzare le loro capacità e potenzialità con partnership, e investire risorse per potenziare la forza lavoro.