Studio Fbk-Inail: i contagi possono riesplodere Il ricercatore Merler anche con Rt minore di 1 le riaperture sono un rischio per il sistema sanitario
Le riaperture sono rischiose se l'incidenza del contagio da Covid resta alta anche se l'Rt è minore di 1.
Lo si legge in uno studio realizzato dalla trentina Fbk con Iss e Inail, pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences of the Us (Pnas) e relativo alla prima ondata del virus.
Intanto il coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, Agostino Miozzo a SkyTg24 afferma: "Stiamo in piena pandemia, la curva si è stabilizzata non si sta abbassando come auspicheremmo. Il controllo del sistema sanitario sta reggendo: è in sofferenza in molte regioni del Paese, in sofferenza le terapie intensive, in sofferenza i reparti di accettazione, però diciamo che la macchina sta perfettamente tenendo. Siamo molto preoccupati della potenziale evoluzione, auspichiamo che verso la fine della prossima settimana si possano vedere gli effetti di quelle dolorose restrizioni che abbiamo imposto per il periodo di Natale.
La migliore soluzione per la malattia dovrebbe essere il lockdown totale, ma è evidente che noi non possiamo mettere il Paese in lockdown fino alla fine del percorso vaccinale quando avrà raggiunto quella mitica immunità di gregge.
Dobbiamo convivere e per farlo ci dobbiamo consentire delle aperture che fanno salire questa curva.
Nel sistema di classificazione per colori delle regioni - prosegue Miozzo - è stato proposto di inserire il verde, per dare questo obiettivo di speranza, ma non è ancora stato inserito nelle categorie.
Il verde sarebbe per le regioni che teoricamente sono in una condizione di ritorno alla normalità. In questo momento non credo ce ne siano, però alcune regioni hanno un'incidenza piuttosto bassa nella trasmissione del virus. Dobbiamo avere un minimo di speranza e cercare la luce in fondo al tunnel".
Quella che Miozzo definisce area verde inserita nella futura classificazione è stata chiamata "zona bianca" ieri dal ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, che a sua volta, di là dalla confusione cromatica, ha parlato di necessità di introdurre elementi di ottimismo, un orizzonte di speranza che accompagnerà la lunga fase di vaccinazioni.