Da novembre le terze dosi per over 60, il Trentino vicino al 90% di copertura, ma c’è un problema in Primiero
Il dirigente Ruscitti: «I dati ci pongono fra le zone d’Italia più immunizzate. Tranne il Primiero», dove la Segnana si recherà a incontrare i sindaci per attuare una strategia
TRENTO. «Entro fine mese contiamo di aprire alla somministrazione della terza dose per gli over 60». A chiarirlo è il dirigente del Servizio salute Giancarlo Ruscitti, che comincia a ragionare sulla tempistica. Anche perché entro fine ottobre, significa che la settimana prossima. A decidere la data del via, anche per questa coorte di persone, sarà la task force, che verrà convocata nei prossimi giorni. Il tutto, rivendica Ruscitti, in una situazione di grande tranquillità, dal punto di vista della copertura: il Trentino è arrivato all’88,2% - la statistica è di venerdì - degli over 12 vaccinati. Ad un passo da quel 90% definito come obiettivo di sicurezza e vicino alle regioni più virtuose. «E questo ci permette di guardare alla stagione invernale con una certa serenità», rivendica.
Anche se restano aree meno coperte, come il Primiero, per il quale è previsto un imminente confronto tra l’assessora alla salute Stefania Segnana e i sindaci della zona.
Over 80, fragili e Rsa. Perché serve la terza dose, ormai è noto. Con la variante Delta viene da tempo monitorata la capacità di reazione di vaccini immaginati per un virus prima delle sue varianti. E le verifiche da tempo mostrano una risposta immunitaria inferiore sugli over Ottanta, che per altro sono anche quelli che avevano ricevuto il vaccino per primi. Da qui il primo via libera alla terza dose, la cosiddetta booster, che ha avuto una buona risposta. «Abbiamo già vaccinato iperfragili, dializzati, trapiantati, e personale sanitario con queste caratteristiche - spiega Ruscitti - e gli over ottanta. Per quanto riguarda le Rsa abbiamo quasi finito: entro ottobre termineremo la somministrazione nelle residenze per anziani. In questo modo a novembre potremo proseguire con l’anti influenzale nelle Rsa, che contiamo di terminare entro fine novembre».
Terza dose per gli over 60. Come detto, ci siamo. «Abbiamo ricevuto due giorni fa la liberatoria da parte del ministero della Salute - spiega sempre Ruscitti - ora sarà convocata una task force per aprire alle nuove categorie, a partire dagli over 60. Chiaramente se c’è un fragile dal punto di vista sanitario, anche sotto i sessanta, verrà vaccinato. Contiamo di cominciare per fine ottobre». Buona copertura. Non è possibile dire ora se ci sarà una buona risposta all’invio alla terza dose per gli over 60.
Certo è che fino ad oggi gli over 80 hanno dimostrato di voler aderire alla campagna con convinzione. Il che si inserisce in un contesto di generale adesione. I dati di venerdì lasciano poco spazio all’interpretazione. Siamo a quota 88,2% di vaccinati, tra la popolazione over 12.
Per capire cosa significa basta un dato: mancano 8.600 dosi per raggiungere il 90%. «Questi numeri ci inseriscono tra le regioni più coperte dalla campagna vaccinale e ci fanno stare relativamente tranquilli, soprattutto in vista della stagione turistica invernale - osserva Ruscitti - Soprattutto vediamo che già solo con la seconda dose anche tra gli anziani chi contrae il Covid ha un impatto clinico molto basso. Anche i due focolai che abbiamo, non mostrano grandi difficoltà di gestione, non abbiamo casi gravi». Il caso Primiero. Non tutto il territorio risponde nello stesso modo.
Nel Primiero la quota di vaccini è sensibilmente più bassa che altrove. «So che l’assessore Segnana vuole incontrare i sindaci - conclude Ruscitti - e tra i temi da discutere c’è quello di quali iniziative mettere in campo per sensibilizzare la popolazione a vaccinarsi. L’unica possibilità è la moral suasion».
Sospensione sanitari. Sul tema l’Azienda sanitaria ribadisce i tempi: entro mercoledì saranno completati gli incroci dei nominativi con gli inviti vaccinali ed entro fine ottobre «saranno firmate le lettere di sospensione, rispettando il cronoprogramma illustrato a sindacati e personale».