Variante Omicron, preoccupazione e misure preventive. L'Ecdc: la protezione da vaccino potrebbe diminuire, ma l'infezione non è più grave
I governi europei corrono ai ripari sospendendo i voli da e per l'Africa Australe, in attesa delle analisi che in un paio di settimane dovrebbero chiarire le caratteristiche della nuova versione del coronavirus che per ora risulterebbe più contagiosa. Il caso individuato in Belgio riguarda una persona che non è stata nei Paesi indicati come epicentro della variante: tornava dall'Egittto via Turchia
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ROMA. Arriva in Europa - già stretta nella morsa dell'aumento dei contagi - Omicron, la nuova variante del Coronavirus proveniente dal Sudafrica, più facilmente trasmissibile, e che potrebbe bucare lo scudo dei vaccini.
In Belgio il primo caso. Anche Israele ne registra uno.
È «preoccupante», avverte l'Oms. «Fa paura», dice la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. E il Vecchio Continente prova a blindarsi con lo stop ai voli dall'Africa australe.
Il nome tecnico di Omicron è B.1.1.529; è stata segnalata per la prima volta dall'Oms in Sudafrica il 24 novembre e «ha un gran numero di mutazioni, alcune delle quali preoccupanti», segnala il gruppo di esperti incaricato di monitorare l'evoluzione della pandemia.
La novità è seguita con attenzione anche dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), secondo cui essa potrebbe essere associata a una trasmissibilità molto elevata e a un indebolimento dell'azione dei vaccini, ma non a un'infezione più grave.
Il Centro europeo invita ad accelerare le vaccinazioni in generale e le terze dosi per over 40, inoltre suggerisce una intensificazione di misure quali mascherine, lo smart working e la riduzione di presenze nei trasporti pubblici.
Per il National institute for communicable diseases sudafricano, «una parziale elusione della risposta immunitaria è probabile, ma è altrettanto probabile che i vaccini offriranno ancora alti livelli di protezione contro il ricovero e la morte».
Per ora le informazioni su Omicron sono preliminari, ma sono bastate per far salire l'allarme in tutto il mondo.
«Sappiamo - ha detto Ursula von der Leyen - che le mutazioni si possono propagare in tutto il mondo in pochi mesi. È importante che l'Europa si muova velocemente e in modo compatto. Ho proposto agli Stati membri di attivare il freno d'emergenza per limitare la diffusione della nuova variante con la sospensione di tutti i voli dall'Africa australe fino a quando non avremo una chiara comprensione della gravità della variante».
Stop, dunque, ai collegamenti dei 27 Stati Ue con sette Paesi: Botswana, Swaziland, Lesotho, Mozambico, Namibia, Sudafrica, Zimbabwe. Con una circolare del ministro della Salute Roberto Speranza, l'Italia aveva già in mattinata disposto il blocco e una decisione analoga la stanno valutando anche gli Usa.
In Belgio il caso di variante ha riguardato una giovane donna che ha sviluppato i sintomi 11 giorni dopo aver viaggiato in Egitto attraverso la Turchia.
Non aveva alcun collegamento con il Sudafrica o con qualsiasi altro Paese del sud del continente africano.
La paziente aveva una carica virale elevata al momento della diagnosi.
Non era vaccinata, né era stata infettata in passato.
Il Paese ha deciso una nuova stretta con la chiusura dei ristoranti alle 23 e lo stop alle discoteche.
Più severo il giro di vite della vicina Olanda: «A partire da domenica, i Paesi Bassi saranno di fatto chiusi tra le 17 e le 5», ha annunciato il premier Mark Rutte.
Sull'efficacia dei vaccini contro Omicron si dovranno attendere gli studi attivati.
Pfizer conta di avere i primi risultati entro due settimane e comunque, ha assicurato l'azienda, «nel caso in cui emerga una variante del virus che sfugga al vaccino, Pfizer e BioNTech prevedono di essere in grado di sviluppare e produrre un vaccino su misura contro quella variante in circa 100 giorni, previa approvazione normativa».
I titoli di Pfizer e Moderna hanno fatto un balzo in Borsa. Mentre Stefano Fassina (LeU) e Giulia Grillo (M5S) chiedono la sospensione dei brevetti.
Anche l'Italia sta monitorando la nuova variante: lo Spallanzani di Roma ha costituito una task force apposita.
Il presidente dell'Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro ha spiegato che «la Delta è quella circolante oggi nel nostro Paese in maniera quasi esclusiva, mentre per la variante Delta plus i numeri sono abbastanza contenuti.
A oggi le sequenze della variante isolata in Sudafrica non sono state riportate nel database nazionale».
Sulla rivista scientifica Nature la virologa Penny Moore, dell'Università del Witwatersrand a Johannesburg, chiarisce che sono necessarie circa due settimane per capire se e fino a che punto la nuova variante sia in grado di sfuggire agli anticorpi generati dai vaccini anti Covid, così come alle difese dovute all'attivazione delle cellule T del sistema immunitario.
Massimo Zollo, genetista dell'Università Federico II di Napoli e coordinatore della Task force Covid-19 del Ceinge avverte che la B.1.1.529 potrebbe ingannare i vaccini perché sulla proteina Spike presenta un numero molto alto di mutazioni: per questo è necessario potenziare il tracciamento e accelerare la burocrazia per l'approvazione dei nuovi farmaci antivirali che bloccano la replicazione del virus nelle cellule.
Secondo il virologo Francesco Broccolo, dell'Università di Milano Bicocca, potrebbero essere necessari nove mesi per avere un vaccino aggiornato contro la B.1.1.529.
In media sono necessari da due a tre mesi per progettare il vaccino aggiornato e metterlo in produzione, a questo periodo vanno aggiunti i circa sei mesi necessari per i trial clinici: "Entro l'anno potrebbero arrivare i vaccini aggiornati contro le varianti Alfa, Beta e Gamma, mentre l'arrivo di quello contro la Delta non è previsto prima della primavera", osserva il virologo.
Nonostante i tempi piuttosto ampi - sottolinea lo scienziato - è opportuno seguire la via degli aggiornamenti perchè "si è visto che l'evolversi delle varianti nasce dall'accumulo di precedenti mutazioni.
Per questo, avere anche un aggiornamento parziale del vaccino potrebbe garantire una maggiore protezione". Come dire che con l'arrivo dei vaccini aggiornati contro Alfa, Beta e Gamma, sarebbe possibile avere una protezione contro alcune delle mutazioni presenti nella nuova variante B.1.1.529.