Iss, in Italia l'incidenza della variante Omicron è già al 28,2%. Gimbe: tendenza dei contagi, calo in Alto Adige e aumento in Trentino
La stima sulla variante deriva dall'analisi rapida fatta su suemila tamponi del 20 dicembre: i focolai si estendono rapidamente e presto questa versione del virus diventerà maggioritaria. A Roma la cabina di regia, nel pomeriggio le decisioni del governo sulle nuove restrizioni
VACCINI Con la terza dose neutralizzata la variante Omicron
TRENTINO Individuato il primo contagio della variante in Trentino
TRENTO. È iniziata questa mattina, 23 dicembre, a palazzo Chigi la riunione della cabina di regia presieduta da Mario Draghi sulle nuove misure per il contrasto al covid.
Alla riunione prendono parte i capi delegazione di maggioranza, il capo del Cts Franco Locatelli e il presidente dell'Iss Franco Brusaferro.
Durante l'incontro sono stati resi noti i primi dati del flash survey svolto dall'Iss, secondo i quali la diffusione di Omicron in Italia è del 28,2%.
"In Italia è in forte crescita la percentuale della variante Omicron, che da una stima basata sulle analisi preliminari dei tamponi raccolti per l'indagine rapida del 20 dicembre potrebbe essere intorno al 28%, ma con forti variabilità regionali", spiega l'Istituto superiore di Sanità.
L'analisi si è basata su circa 2 mila tamponi raccolti in 18 regioni e province autonome.
Anche se i risultati sono ancora preliminari, "la stima conferma la grande velocità di diffusione della variante, che sembra dare focolai molto estesi in breve tempo e si avvia ad essere maggioritaria rapidamente, come sta già avvenendo in diversi altri paesi europei",spiega il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro.
"In base ai dati disponibili le armi a disposizione sono la vaccinazione, con la terza dose tempestiva, e le misure, individuali e collettive, per limitare la diffusione del virus, le mascherine la limitazione dei contatti e degli assembramenti".
Alle 15 il premier Mario Draghi riunirà la cabina di regia sul Piano nazionale di ripresa e resilienza, per approvare la relazione annuale da trasmettere al Parlamento.
A seguire, nel pomeriggio, è prevista la riunione del consiglio dei ministri che avrà sul tavolo anche le misure sul Covid.
Frattanto, dal monitoraggio settimanale della fondazione Gimbe, emerge una situazione in miglioramento, in Alto Adige, nella settimana dal 15 al 21 dicembre, per nuovi casi e casi attualmente positivi.
Gimbe segnala, invece, una "performance in peggioramento" in provincia di Trento.
In provincia di Bolzano i casi attualmente positivi per 100.000 abitanti, nella settimana considerata, sono 1.075 e, con un'incidenza di 433 per 100.000 abitanti, sono diminuiti del 23,9 per cento i nuovi casi rispetto alla settimana precedente. Sono, però, sopra soglia di saturazione i posti letto in area medica (18%) e in terapia intensiva (19%) occupati da pazienti Covid-19.
La popolazione che ha completato il ciclo vaccinale è pari 70,1% (media Italia 77,9%) a cui si aggiunge un ulteriore 5% (media Italia 3,1%) solo con prima dose.
Il tasso di copertura vaccinale con terza dose è del 62,4% (media Italia 51,2%).
In Trentino, nella stessa settimana, i casi attualmente positivi per 100.000 abitanti sono 580 ed aumentano del 18,6% anche i nuovi casi per 100.000 abitanti, che sono 314, rispetto alla settimana precedente.
Sopra soglia di saturazione i posti letto in area medica (19%) e in terapia intensiva (28%).
La popolazione che ha completato il ciclo vaccinale è pari 76,5% (media Italia 77,9%) a cui aggiungere un ulteriore 4,9% (media Italia 3,1%) solo con prima dose. Il tasso di copertura vaccinale con terza dose è del 61,8% (media Italia 51,2%).