Villa Bianca, protesi al ginocchio col robot. La soddisfazione dei medici: “Sistema innovativo”
L’apparecchiatura è arrivata prima di Natale e dopo la formazione del personale nei giorni scorsi è stato effettuato il primo intervento su una paziente di 65 anni
TRENTO. Un robot in grado di aiutare l'equipe chirurgica ad intervenire in maniera millimetrica per posizionare le protesi al ginocchio ed equilibrare l'intera asse dalla gamba in modo da garantire, anche nel tempo, il successo dell'intervento e la soddisfazione del paziente.
A fine dicembre a Villa Bianca è arrivato un sistema robotico che permette alla clinica di via Piave di dire di essere il primo centro privato accreditato in Trentino Alto Adige che utilizza la chirurgia robotica.
«Questo tipo di sistema - sottolineano Elisabetta e Chiara Toller - è poi assolutamente innovativo. Siamo i primi ad averlo in Italia e i secondi in Europa». Il primo intervento, eseguito dal dottor Paolo Sembenini, chirurgo che ha una lunga esperienza di interventi con chirurgia robotica alle spalle, è stato effettuato già nei giorni scorsi su una donna di 65 anni residente in Valsugana. Altri ne sono già in programma.
«Va sottolineato che questo sistema non sostituisce il chirurgo nella sua attività, ma lo aiuta. Prima dell'intervento, infatti, il paziente viene sottoposto ad una Tac e grazie al sistema robotico, il chirurgo ha la possibilità di realizzare un modello 3D del ginocchio del paziente e lavorare rispetto agli assi ideali di carico. In questo modo, diventa più semplice studiare il posizionamento dell'impianto e ottimizzare il bilanciamento», spiegano al Villa Bianca.
Dunque il sistema non aiuta solo nella fase operatoria, ma soprattutto in quella di pianificazione dove il chirurgo, insieme all'ingegnere biomedico, valutano millimetricamente dove e come intervenire per ottimizzare il risultato. Un posizionamento non corretto della protesi, infatti, è una delle principali cause di fallimento e complicazioni post-operatorie nell'intervento di artroprotesi.
L'allungamento della vita media ha aumentato, negli ultimi anni, la richiesta di protesi che possono comunque interessare anche giovani sportivi e non solo gli anziani. In più viene richiesto che queste protesi abbiano anche lunga durata in modo da ridurre il numero di revisioni. «Abbiamo deciso di effettuare questo investimento per poter offrire ai pazienti il miglior servizio e risultato. Gli interventi vengono effettuati sia in regime di convenzione, che privatamente, nonché attraverso le assicurazioni private», spiega Chiara Toller.
Non tutti i pazienti posseggono i requisiti per effettuare l'intervento di protesi del ginocchio con il sistema robotico ma laddove è possibile i vantaggi sono noti. «Le incisioni sono più piccole, la precisione nel posizionamento della protesi è massima anche tenendo conto delle caratteristiche particolari del ginocchio del paziente come osteoporosi, ginocchio varo o valgo ecc... Inoltre la possibilità di effettuare una valutazione del bilanciamento del paziente post-intervento permette un significativo allineamento degli arti rispetto agli interventi di chirurgia tradizionale», spiega Elisabetta Toller.
Secondo gli studi c'è poi un recupero postoperatorio più rapido anche grazie al minor sanguinamento durante l'operazione.«Ulteriore novità è che questo sistema permette di impiantare protesi anche per chi è allergico al nichel e fino ad ora poteva essere sottoposto ad interventi di artroprotesi tradizionale», conclude Chiara Toller.
In queste settimane l'intera equipe della sala operatoria è stata preparata e formata per questa novità. «Siamo pronti ad accogliere pazienti trentini e anche quelli da fuori che sempre di più si rivolgono a noi», dicono al Villa Bianca.