«Fentanyl, giusto alzare la guardia: gli oppioidi sintetici sono molto pericolosi»
Ermelinda Levari, direttrice del Serd, commenta l'avvio del Piano nazionale di prevenzione e ricorda che l'Apss ha già svolto indagini per monitorare la situazione. In altri paesi Ue quadro allarmante per i tossicodipendenti. Il farmaco, in medicina usato a scopo analgesico, è 50 volte più potente dell'eroina: a New York è la causa dell'81% dei decessi da overdose
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TRENTO. A New York il Fentanyl è la causa dell'81 per cento dei decessi per overdose. Si tratta di un oppioide sintetico che come farmaco viene utilizzato a scopo analgesico in alcune terapie cliniche ed è 50 volte più potente dell'eroina e 100 volte più forte della morfina.
Nei giorni scorsi il sottosegretario alla presidenza del consiglio Alfredo Mantovano ha presentato il "Piano nazionale di prevenzione contro l'uso improprio di Fentanyl e di altri oppiacei sintetici".
In Trentino la situazione sembra essere sotto controllo e l'utilizzo di questa droga, detta degli zombi perché trasforma gli assuntori in mostri che camminano, limitato, ma per Ermelinda Levari, direttrice dell'Unità operativa dipendenze (Serd), è giusto mantenere alta l'attenzione «perché gli oppioidi sintetici sono molto pericolosi, soprattutto per il rischio di poliabuso se si assumono insieme ad altre sostanze e dunque gli effetti si sommano».
Ma l'attenzione è tenuta alta anche per la tipologia di consumatori. «Chi sperimenta queste sostanze sono soprattutto giovani - dice Levari - e dobbiamo porre particolare attenzione a questa fascia di popolazione così fragile. I giovani, peraltro, oltre che essere propensi al poliabuso, generalmente minimizzano».
Così come molte altre sostanze dannoso, anche l'assumere Fentanyl per loro non è un problema.
«Ma noi già nel 2018, come unità operativa, avevamo avviato una ricerca tra i nostri utenti per vedere quanto fosse diffuso il Fentalyn. All'epoca era poco diffuso perché avevamo trovato poche positività, tuttavia queste persone non erano assolutamente consapevoli dei rischi, non ci avevano detto di fare uso.
Quindi giusto alzare l'attenzione. Questa ricerca l'abbiamo ripetuta nel 2023 e per tre mesi siamo andati ad analizzare gli esami tossicologici, ma questi risultati ancora non sono noti. Adesso sono in corso di elaborazione», prosegue la direttrice che ritiene giusto alzare la guardia «perché da tempo negli Stati Uniti e in altri Paesi europei c'è una sorta di pandemia legata all'uso del Fentanyl e in generale dall'uso di analgesici oppiodi e conoscendo quello che accade all'estero ci si deve preparare perché poi generalmente arriva anche in Italia e per questo noi ci siamo giù attivati da anni».
In attesa dei risultati della ricerca effettuata dall'Apss, anche dai colloqui con gli utenti non sembra registrarsi in Trentino un aumento di utilizzo di questa sostanza anche se è difficile sapere se il Fentanyl venga usato dai ragazzi che non afferiscono al Serd.
«Questo perché non lo riconoscono come problema e invece lo è. Questa sostanza può essere rischiosa e determina overdose. Spesso gli utenti assumono più sostanze insieme e il rischio è quindi legato sia alla sostanza in sé, e ma c'è poi il pericolo legato al poliabuso. In Trentino fino ad ora non abbiamo avuto comunque overdosi da questa sostanza».
Ma non è solo il Fenanyl a preoccupare. «In generale l'attenzione va tenuta alta nel consumo cannabinoidi sintetici, anch'essi dannoso perché possono determinare sintomi psichiatrici gravi», conclude Ermelinda Levari.
Il Fentanyl è un oppiaceo sintetico ed ha una attività narcotica come la morfina o l'eroina ma è da 50 a 100 volte più potente della morfina e 30-50 volte più forte dell'eroina.
Nel mondo, e soprattutto negli Usa, è scattato l'allarme per il dilagare di tale sostanza che sta uccidendo una media di 180 persone al giorno. Ma ancora più potenti sono altri oppiacei sintetici simili al Fentanyl e sintetizzati illegalmente, che risultano addirittura 100 mila volte più forti della morfina.
A tracciare l'identikit di queste nuove sostanze, che sempre di più stanno rimpiazzando l'eroina anche a seguito dello stop alla produzione di oppiacei in paesi come l'Afghanistan, è stata nei giorni scorsi la presidente del Gruppo tossicologi forensi italiani, Sabina Strano Rossi, che avverte: bastano solo milligrammi di tali sostanze per uccidere.
Il Fentanyl, spiega l'esperta intervenuta alla presentazione del Piano nazionale di prevenzione contro l'uso improprio di questo e di altri oppiacei sintetici, è sintetizzato completamente in laboratorio.
È un farmaco utilizzato per la sedazione in anestesiologia, per curare pazienti con dolore cronico che non rispondono ad altre terapie e nei pazienti oncologici.
È iscritto nella tabella 1 del dpr 309/90 sulle sostanze stupefacenti e deve essere prescritto con ricetta medica non ripetibile. Il problema è che può essere utilizzato per scopi diversi da quelli terapeutici e può essere sintetizzato illecitamente in laboratori clandestini, come i suoi analoghi.
I suoi effetti principali sono la depressione del sistema nervoso centrale e la depressione del respiro che conducono alla intossicazione acuta, al contempo determina un effetto euforizzante. Proprio la depressione del sistema respiratorio può provocare coma e decesso per soffocamento.
Esiste però un antidoto al Fentanyl e agli altri oppiacei: è il naloxone, che può rapidamente invertire gli effetti di tali sostanze. Il naloxone viene commercializzato come prodotto farmaceutico in Europa e le farmacie ne devono essere obbligatoriamente provviste.
Il Fentanyl e simili hanno però un effetto più potente della morfina o eroina ed una durata d'azione più prolungata dell'antidoto, e dunque, rileva Rossi, ne possono essere necessarie varie dosi per contrastare l'effetto dell'oppiaceo sintetico. A preoccupare oggi, sottolinea, "è proprio la presenza nel mercato illecito anche di altri oppiacei simili al Fentanyl che sono ancora più potenti.
Questo vuol dire che è sufficiente che lo spacciatore si sbagli di poco nella preparazione della dose perché il soggetto possa andare facilmente incontro ad una overdose".
Il naloxone, in questi casi di derivati super potenti del Fentanyl, mette in guardia l'esperta, "può essere meno efficace e sono necessarie più dosi per poter contrastare l'intossicazione acuta. Tutto questo può portare a delle criticità se non si hanno scorte di naloxone sufficienti ad esempio in Pronto soccorso".
C'è inoltre anche il rischio dell'uso di tali droghe come "sostanze incapacitanti per commettere ad esempio reati sessuali". A fronte di tutto questo, conclude Rossi, "la prevenzione dell'utilizzo di questi oppiacei sintetici al di fuori degli usi terapeutici è assolutamente fondamentale in questo momento".