La Ue firma un maxi contratto per il vaccino contro l'influenza aviaria
La società farmaceutica inglese Seqirus fornrà 665mila dosi destinate alle persone più esposte al rischio di trasmissione, in primo luogo chi lavora in allevamenti avicoli e i veterinari
BRUXELLES. La Hera, braccio operativo della Commissione europea, ha firmato un contratto con la società farmaceutica inglese Seqirus per la fornitura di 665mila dosi di vaccino a uso umano contro la trasmissione dell'influenza aviaria.
I vaccini - si legge in una nota della Commissione - sono destinati alle persone più esposte al rischio di trasmissione, in primo luogo chi lavora in allevamenti avicoli e i veterinari.
Il contratto, che ha la durata di 4 anni, prevede la possibilità che vengano forniti altri 40 milioni di dosi. L'autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (Hera) della Commissione, nell'ambito del suo mandato - secondo quanto si legge in una nota della Commissione - ha firmato a nome degli Stati membri partecipanti un contratto quadro congiunto per la fornitura di un massimo di 665.000 dosi di vaccino pre-pandemico contro l'influenza zoonotica Seqirus. Grazie a questo contratto, che avrà una durata di 4 anni, gli Stati membri partecipanti avranno accesso a contromisure mediche per prevenire l'influenza aviaria.
Il vaccino - destinato ai soggetti più esposti al potenziale trasferimento dell'influenza aviaria, cioè ai lavoratori degli allevamenti di pollame e ai veterinari - ha lo scopo di prevenire la diffusione di potenziali focolai di influenza aviaria in Europa proteggendo i cittadini e i mezzi di sussistenza. Quello di Seqirus - si legge ancora nella nota - è l'unico vaccino preventivo contro l'influenza aviaria zoonotica attualmente autorizzato nell'Ue. Quindici Paesi Ue e dello spazio economico europeo partecipano a questa operazione.
Il contratto consente a ciascun Paese partecipante di tenere conto del proprio contesto di salute pubblica e di ordinare i vaccini in base alle sue esigenze. Attualmente si stanno preparando le spedizioni alla Finlandia per la vaccinazione immediata dei lavoratori a rischio di esposizione e altre, ad altri Paesi, seguiranno.