Scienza / Il riconoscimento

Ad Elisa Oricchio Premio Pezcoller-Eacr per giovani ricercatori

La biologa premiata per studi che hanno già avuto riscontro su pazienti con tumore

TRENTO. Elisa Oricchio, biologa, direttrice dell'Istituto Svizzero per la ricerca sperimentale sul cancro (Isrec), eccellenza italiana all'estero nel settore, è la vincitrice del Premio istituito dalla Fondazione Pezcoller in collaborazione con l'Associazione europea di ricerca sul cancro (Eacr) dedicato ai giovani ricercatori Ue che svolgono ricerche in campo traslazionale, vale a dire studi di laboratorio che hanno già avuto riscontro in clinica, su pazienti con tumore.

Oricchio ieri ha tenuto a Trento una conferenza scientifica al Dipartimento Cibio dell'Università di Trento in cui ha spiegato i risultati delle sue ricerche per le quali ha ricevuto il premio. "Questo Premio della Fondazione, realizzato insieme ad Eacr, intende incoraggiare i giovani ricercatori a livello europeo, e scegliere particolarmente quelli le cui ricerche hanno una ricaduta clinica molto possibile, molto probabile o già avviata. Dal laboratorio al letto del paziente", ha commentato il presidente della Fondazione Pezcoller Enzo Galligioni.

La motivazione del premio ad Elisa Oricchio è l'aver saputo identificare oncogeni o geni soppressori del tumore come nuovi bersagli terapeutici o biomarcatori del cancro, che possono aiutare a classificare meglio i pazienti affetti da questa malattia. Oltre a questo, Elisa Oricchio ha saputo integrare due tipi di analisi (lineari e 3D del genoma) che aiutano a comprendere meglio lo sviluppo e l'evoluzione dei tumori.

"Attraverso la ricerca traslazionale portiamo la ricerca di base il più vicino possibile all'applicazione clinica. Quello che noi cerchiamo di fare in laboratorio è di migliorare la pratica clinica, collaborando insieme ai medici per sviluppare nuove terapie e trattamenti personalizzati. La collaborazione con la clinica permette di avvicinare la ricerca di base alla sua applicazione pratica. Riusciamo ad analizzare direttamente i dati dei pazienti e cerchiamo di capire quali sono le terapie più efficaci per i pazienti che sono affetti da tumori", commenta Oricchio.

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