Itas, attacco e servizio da favola
Sui ranking individuali è interessante notare, fra i bomber della A1 qui calcolati in base alla media punti per set, come i posti-4 Zaytsev, Juantorena, Anderson e Kaziyski facciano capolino in mezzo a tanti opposti. I campioni d'Italia piazzano tre uomini fra i primi tredici, un dato impressionante, che spiega uno dei motivi per i quali è così difficile giocare contro di loro
TRENTO - Dopo aver affrontato tutte d'un fiato le prime sette partite di regular season per le squadre di serie A1 quello di novembre è stato un mese di lavoro ai box. Gruppi eterogenei, spesso privi delle pedine più importanti, hanno provato a correggere i difetti emersi nel primo quarto di campionato. Una serie di incontri che può essere considerata un test attendibile per valutare il peso delle formazioni.
Il miglior modo per capire punti di forza e di debolezza dei quattordici team di A1 è quello di esaminare i dati forniti dal sito della Lega Pallavolo, un paniere di numeri molto interessante. Cominciamo con quelli relativi ai team e in particolare dalla media di attacchi vincenti per set, dove Modena conduce davanti a Ravenna, Vibo Valentia e Macerata con differenze minime fra l'una e l'altra. Come si può notare la sua corrispondenza con la classifica generale è assai blanda, per non dire nulla, con Macerata quarta e la coppia Trento - Cuneo a metà del gruppo, ma questo avviene perché la tabella non fa differenza fra le schiacciate per il cambio palla (statisticamente più agevoli) e quelle per break point (più complesse) ed i team più attrezzati sono quelli che riescono a procurarsi il maggior numero di occasioni del secondo tipo.
Questo ranking ci racconta comunque che Ravenna ha una buona fase di cambio palla e una pessima fase break, mentre la prossima avversaria dell'Itas Diatec, Vibo Valentia, vanta le stesse qualità senza pagare i dazi dei romagnoli. La graduatoria relativa al numero di ace per set appare invece più simile alla classifica generale, visto che è guidata da Macerata e Itas Diatec, e premia le prossime avversarie dei trentini (Vibo e Roma). Sorprendente il quart'ultimo posto di Cuneo, che soffre molto la perdita dei turni al servizio avviati da Nikolov, Parodi e Volkov. Di tutte le classifiche quella riguardante la ricezione è la meno determinante ai fini del risultato finale, basti pensare che le quattro squadre più competitive occupano quattro degli ultimi cinque posti.
Questo accade perché sono le formazioni che schierano i posti-4 più potenti e decisivi, i quali concedono qualcosa in seconda linea rifacendosi con gli interessi in prima. Infine il muro, il fondamentale dove Cuneo detta legge, seguita da Belluno (nel solco della tradizione Sisley) e da Modena, che sotto questo profilo ha compiuto grandi passi avanti rispetto al passato. L'Itas si comporta onorevolmente, ma può fare di più. E lo sa bene.
Tutto sull'Adige cartaceo