Trentino Volley, a rischio il settore giovanile
Il presidente della Trentino Volley, Diego Mosna, non fa neanche a tempo a gioire per lo scudetto conquistato domenica dalla squadra Under 19, il settimo nel settore giovanile per la società gialloblù, che subito si trova a far fronte a nuove grane legate agli sponsor. Itas Assicurazioni, infatti, dopo aver rinunciato l'anno scorso a fungere da main sponsor della formazione di A1, vorrebbe ora rivedere al ribasso il contratto che la lega a Trentino Volley
Il presidente della Trentino Volley, Diego Mosna, non fa neanche a tempo a gioire per lo scudetto conquistato domenica dalla squadra Under 19, il settimo nel settore giovanile per la società gialloblù, che subito si trova a far fronte a nuove grane legate agli sponsor.
Itas Assicurazioni, infatti, dopo aver rinunciato l'anno scorso a fungere da main sponsor della formazione di A1, vorrebbe ora rivedere al ribasso il contratto che la lega a Trentino Volley. Se così fosse, probabilmente la società di via Trener si vedrebbe così costretta a restringere anche il budget a disposizione del settore giovanile, con prevedibili conseguenze sulla qualità del lavoro fin qui svolto.
Eppure, nell'assemblea di un anno fa, il presidente di Itas Mutua, Giovanni Di Benedetto, aveva rassicurato il mondo dello sport sull'impegno della sua società: «Non abbiamo abbandonato il volley - aveva detto -, ma è stato giusto riformare la sponsorizzazione per puntare sui giovani atleti, e sulle loro famiglie che ci devono fruttare nuove polizze. E oltretutto, attraverso la Fondazione Benedetti, riusciamo a risparmiare l'Iva sul 30% della sponsorizzazione totale». Può darsi che le polizze attese non siano arrivate, fatto sta che Itas, nonostante i bilanci floridi, vorrebbe fare un altro passettino indietro.
«Dobbiamo metterci in discussione ogni anno - commenta amaramente patron Mosna -. Diventa sempre più difficile mantenere i nostri livelli anche perché non c'è proporzione fra i risultati ottenuti e la partecipazione della parte economica del nostro territorio. Siamo in recessione, questo lo capisco anch'io, ma è davvero complicato andare avanti in queste condizioni. Io, che per natura sono ottimista, comincio a essere preoccupato. Ci troviamo continuamente a ricontrattare ogni sponsorizzazione con tentativi al ribasso per noi frustranti».
«Lo ripeto - prosegue il presidente -, i risultati non mancano: i nostri ragazzi costituiscono l'ossatura della Nazionale giovanile, altri giocano in quella maggiore. Con Cuneo e Macerata siamo ai vertici, sia come investimenti, sia come successi. Per proseguire su questa strada servono però risorse economiche ed è proprio da qui che nascono le mie preoccupazioni: senza l'appoggio degli sponsor che sino ad ora ci hanno accompagnato nel settore giovanile non potremo mantenere il livello di assoluta eccellenza raggiunto già da alcuni anni e confermato sempre più nell'ultimo periodo. Lo dico con molto dispiacere, rischiamo seriamente di dover ridurre il nostro impegno nel settore giovanile. Lancio quindi un appello a tutti coloro che hanno a cuore la pallavolo, ma più in generale l'educazione dei giovani attraverso il valori sani che il mondo del nostro sport sa trasmettere loro».