Spettacolo e adrenalina. Oggi a Verona l'All Stars
Se non fosse per il coloratissimo logo del Beko All Star Game che campeggia nella sala stampa del PalaOlimpia, parrebbe quasi di essere in una delle tradizionali conferenze post partita in via Ghiaie al PalaTrento. Per quanto riguarda la prima squadra della Dolomiti Energia sono presenti coach Maurizio Buscaglia, che allenerà una delle due compagini in gara domani sera e gli all star Mitchell, Spanghero, Pascolo. A rappresentare la società invece ci pensa il presidente di Dolomiti Energia Rudi Oss , chiamato in veste di jersey sponsor della manifestazione. Insomma, l'Aquila Basket risponde presente alla chiamata del presidente della Legabasket Marino che molto ha lavorato insieme ad RCS Sport per organizzare la «partita delle stelle» edizione 2015.
Assenti illustri alla presentazione sono invece i diretti avversari dei rappresentanti bianconeri a Verona: quello di Buscaglia in panchina, Gianmarco Pozzecco (parzialmente giustificato in quanto alle prese con la delicata operazione di Yakouba Diawara il francese che ha subito il distacco della retina ed ora dovrà rimanere fermo per almeno un mese e mi sa che la stagione sia finita e con lo sbarco a Varese in serata del nuovo acquisto il play Maynor), e quello di Tony Michell nell'Openjobmetis Slam Dunk Contest, Dequan Jones (nel suo caso si vocifera addirittura di un intervento del presidentissimo Anna Cremascoli che pare non aver gradito molto la bruciante sconfitta di Eurocup in terra greca contro il Paok). Chiacchiere a parte, resta il fatto che la Dolomiti Energia Trento (ma stasera a Verona non avrà la dizione Trento ma Team) risulta essere la squadra più rappresentata nella manifestazione e questo non può che giovare a tutto l'ambiente cestistico trentino.
La conferenza di presentazione si è aperta con i tradizionali saluti delle istituzioni. Il primo a prendere la parola è stato Fernando Marino , eletto presidente della Legabasket nella scorsa estate. Dopo aver fatto i complimenti a Maurizio Buscaglia per l'eccellente prima parte di stagione della sua Aquila, Marino sveste i panni del massimo dirigente e scherza: «Finalmente non si gioca più per i due punti, vero coach?». «Lo spettacolo deve essere il leit motiv della serata - prosegue-, il palazzetto sarà sold out e voglio vedere sulle tribune tante famiglie e tanti ragazzi che si appassionano a questo sport meraviglioso». Gli fanno eco a ruota Mangiacotti, general manager di Beko Italia, sponsor principale dell'All Star Game 2015 e la marketing manager di Rcs Sport Eleonora Strazio. Quest'ultima inoltre rivela le due novità di format della manifestazione rispetto alle scorse edizioni: le t-shirt griffate Erreà andranno a sostituire le tradizionali canotte e sul retro della maglietta, al posto dei cognomi dei giocatori, troveranno posto i nickname utilizzati dagli atleti su Twitter. Novità che si vanno a sommare a quella già preannunciata alcuni mesi fa, la prima volta delle squadre miste italiani e stranieri.
Dopo un divertente siparietto che vede Rudi Oss indossare la maglietta del Dolomiti Energia Team, spazio all'intervento di Maurizio Buscaglia (anche lui peraltro omaggiato di una t-shirt personalizzata) che si fa trovare pronto alla sfida, sicuramente più dialettica che tattica, con Pozzecco. «Chiedete pure a Gianmarco chi vincerà la partita, io non mi esprimo - taglia corto l'allenatore trentino -, nella coppia riconosco il mio ruolo di spalla, lui è il vero show man» L'unico pronostico per la sfida di domani sera lo dà invece Davide Pascolo che azzarda: «Secondo me vinciamo noi al supplementare!» Durante gli intervalli del match, si svolgeranno infine le attività collaterali dell'evento. Anche in questo caso l'Aquila Basket riempie tutte le caselle proponendo l'highflyer Tony Mitchell nello Slam Dunk Contest ed il fromboliere Marco Spanghero nel Festina Three Point Contest. Per entrambi un'occasione per mettere in mostra il loro talento senza la pressione dei due punti da conquistare. «Sono contento di partecipare - dichiara Mitchell -, Dequan è un buon schiacciatore ma io posso fare di meglio».
Più a suo agio davanti ai giornalisti Spanghero, che prova a scaricare la tensione sui suoi avversari. «Un amico di Bologna mi ha fatto notare che sono l'unico partecipante a non aver fatto una Summer League NBA (risata, ndr). Parto da outsider è chiaro, ma il tiro è la caratteristica che mi ha fatto arrivare fino in serie A e quindi farò del mio meglio».