Al francese Grange l'ultimo oro, azzurri a picco anche in slalom
Italia desolatamente senza medaglie ai Mondiali a Vail/Beaver Creek finiti ieri notte con lo slalom speciale uomini: era successo già nelle altre due edizioni che la località del Colorado ospitò nel 1989 e nel 1999. Proprio quello di Vail 1999 era stato sinora l’ultimo Mondiale senza medaglie per gli azzurri mentre ai Giochi olimpici lo sci alpino rimase a secco proprio a Torino 2006.
Il miglior risultato italiano in questi Mondiali è stato così il sesto posto di Roberto Nani nello slalom gigante: davvero troppo poco.
Il titolo di slalom speciale è andato a sorpresa al francese Jean-Baptiste Grange, una resurrezione dopo l’oro Mondiale di Garmisch del 2011 ed una serie successiva di infortuni. Argento e bronzo ai tedeschi Fritz Dopfer e Felix Neureuther.
Il tutto grazie soprattutto all’inforcata dell’austriaco Marcel Hirscher che era al comando dopo la prima ed è finito fuori nella seconda.
Con due ori e un argento è comunque lui l’atleta più medagliato di questi Mondiali insieme, tra le donne, all’ austriaca Anna Fenninger e alla slovena Tina Maze con lo stesso numero di medaglie e stessi metalli.
In questo slalom di chiusura l’Italia si ritrova con un solo atleta in classifica: Manfred Moelgg 11°.
Nella prima gelatissima manche, con la pista finalmente barrata e porte molto angolate, era infatti finito subito Giuliano Razzoli ed indietro, dalla 11/a posizione in su, erano arrivati gli altri. Nella seconda decisiva manche, sotto una fitta nevicata, hanno poi inforcato l’attesissimo Stefano Gross e Patrick Thaler lasciando in gara solo il veterano Moelgg.
Finito il Mondiale del Colorado, l’appuntamento con la prossima competizione iridata è a St. Moritz nel 2017.
Intanto gli atleti ora tornano in Europa per la ripresa della coppa del mondo. Gli uomini saranno in Austria, a Saalbach: sabato prossimo discesa e domenica supergigante. Voltata pagina, gli azzurri - con Dominik Paris e Christof Innerhofer grandi sconfitti a Vail/Beaver Creek - cercheranno il riscatto già a partire da quelle gare.
Ora resterà da vedere se e quanto questa spedizione fallimentare indurrà riflessioni e correttivi nell’approccio delle compagini azzure agli appountamenti che contano.