Solè: «Non molliamo mai, ma ancora non è fatta»
Le vittorie ottenute per 3-1 al PalaPanini e per 3-2 all'Azoty Arena (decimo tie break giocato dalla Energy Diatec in 34 partite ufficiali sin qui disputate nell'annata 2014-15) hanno infatti consentito di ritrovare la testa della classifica in SuperLega e di compiere il primo passo verso la possibile finale di 2015 Cev Cup.
«Sono stati due confronti molto dispendiosi dal punto di vista fisico e mentale ma siamo riusciti ad ottenere il massimo e siamo ovviamente contenti - ha spiegato Sebastian Solè al rientro in Trentino - Torniamo a casa con due vittorie e molte certezze in più perchè non è così scontato riuscire a dare il meglio di sè in appuntamenti come questi. Ci siamo riusciti e guardiamo con grande fiducia al futuro in entrambe le competizioni. Al di là del risultato penso che la squadra abbia saputo confermare le sue caratteristiche temperamentali: Trento non molla mai, lo si è visto bene a Modena nel quarto set ma anche in Polonia fra quarto e quinto parziale, in cui abbiamo dato segnali importanti agli avversari sulla nostra determinazione. Grazie anche a quello che Kaziyski riesce a fare col servizio, non ci spaventa più essere sotto di quattro o cinque punti: sappiamo che possiamo recuperare se troviamo ordine a muro e attenzione in difesa».
«È un bel modo di stare in campo - prosegue - perchè riusciamo ad essere sempre positivi in qualsiasi situazione di punteggio; d'altronde non può essere un caso riuscire così spesso a vincere in rimonta tanti match e averla spuntata così tante volte al tie break».
«L'infortunio al dito della mano sinistra occorsomi due settimane fa forse inconsciamente mi ha costretto ad essere ancora più concentrato e determinato nelle cose che devo fare bene per aiutare la squadra - ha proseguito il centrale argentino, a segno nove volte col muro negli ultimi due match - Voglio ringraziare a tal proposito lo staff medico per avermi permesso di tornare in campo a tempo di record dopo la frattura: ci tenevo tanto a giocare queste due partite, che erano fra le più attese della nostra stagione e forse anche per questo sono riuscito ad esprimermi bene. Ora però dobbiamo essere bravi a non calare la concentrazione e completare l'opera che abbiamo avviato grazie a queste due vittorie esterne, a cominciare alla gara di ritorno di semifinale di sabato sera al PalaTrento. Lo Zaksa è una buona squadra e venderà carissima la propria pelle: per accedere alla finale dovremo pensare di ripartire dallo 0-0 anche perchè il successo di martedì sera al tie break da questo punto di vista offre pochi vantaggi. Dobbiamo vincere comunque».