Sanders carica l'Aquila «A Sassari senza paura»

Serve un tiro decisivo? Lo prende (e spesso lo segna) senza esitare. Bisogna mettere in ritmo i compagni? Distribuisce assist al bacio, con tempismo e visione di gioco da playmaker. Un avversario segna da tutte le posizioni? Nessun problema, quando in campo hai Jamarr Sanders . Il «tuttofare» bianconero, smaltiti i problemi alla schiena che lo avevano condizionato fra dicembre e gennaio, sta diventando la pedina chiave dello scacchiere di coach Maurizio Buscaglia. La «promozione» nel quintetto base è solo la punta dell'iceberg: «Jam» nelle ultime quattro partite oltre ad aver mandato a segno un ottimo 9/17 dall'arco dei tre punti ha messo insieme 6 rimbalzi e 2 recuperi di media, dimostrandosi tra i più in forma nel roster bianconero.


«Se sono cresciuto tanto durante la stagione - commenta Sanders - è anche per merito dei miei compagni: io mi alleno tutti i giorni con la voglia di migliorare me stesso e la mia squadra. È nel lavoro quotidiano, giorno dopo giorno, che si cresce, come singoli giocatori e come squadra». Contro Sassari (palla a due in terra sarda domani alle 20.30), la guardia nativa di Chicago proverà a confermarsi pimpante e letale come nelle sue recenti uscite: «Ci aspetta una partita dura, su un campo molto difficile da espugnare: le chiavi di questo match? Dobbiamo riuscire a perdere pochi palloni e a prenderci buoni tiri, quelli che metteremo a punti nel nostro piano-partita. Questi due fattori sono decisivi per limitare e rallentare il loro gioco in transizione, terreno su cui si esprimono al meglio. Possiamo giocarcela con tutti in questo campionato, le prime ventitré partite di regular season ci hanno insegnato questo».


Impossibile per il numero 4 bianconero non ripensare alla strepitosa vittoria nella partita di andata al PalaTrento, quando i bianconeri tramortirono il Banco di Sardegna con un terzo quarto fantascientifico: «È stato di certo un momento fantastico, quel parziale di 24-0: avevamo sofferto le guardie avversarie nel primo tempo, ma il nostro approccio nella ripresa era stato di grande energia. Quei due alley-oop consecutivi di Mitchell per Owens avevano esaltato il palazzetto e dato una scarica di adrenalina e fiducia a tutta la squadra».


Sassari oltre a voler vendicare la sanguinosa sconfitta dell'andata (104-82 per Mitchell e compagni) è chiamata al riscatto dopo il pesante ko esterno a Milano: i sardi sono pur sempre tra le squadre più accreditate per giocarsi lo scudetto, come ricorda in sede di presentazione del match, coach Maurizio Buscaglia . «Affrontiamo una squadra di valore assoluto, una squadra di Eurolega, che cerca punti importanti per confermarsi ai vertici della classifica: Sassari ha uno dei migliori attacchi del campionato, un roster profondo ed atletico, con grandi valori tecnici e balistici. In più dovremo essere bravi a contenere la loro voglia di reazione: insomma, non sarà facile, ma andiamo in Sardegna con la stessa mentalità e la stessa voglia di sempre di provare a giocarci le nostre possibilità. Daremo il 400 per cento». La parola playoff è ancora un tabù in casa Aquila, ma le parole di chiusura di Sanders sono significative: «Al mio futuro non penso, l'Nba rimane un sogno ma voglio crescere passo dopo passo: il primo obiettivo è chiudere bene la stagione con Trento e andare avanti il più possibile nei playoff». E se lo dice lui, state pur certi che darà tutto per trascinare Trento sempre più in alto.

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