Aquila, Sassari espugnata una prova di maturità
La Dolomiti Energia Aquila Basket ha compiuto un'impresa da annali del basket italiano alla vigilia di Pasqua: i ragazzi di coach Buscaglia, che candidiamo a coach dell'anno in serie A per la capacità di plasmare una matricola terribile come si è rivelata la sua squadra ormai con un piede negli storici playoff della massima serie e già alla Final Eight di coppa in gennaio dopo uno strepitoso girone di andata in cui abbattè anche i sardi al PalaTrento (quelli che poi trionfarono in coppa a Desio nella finale contro la corazzata Armani Milano), sono riusciti a violare il parquet della Dinamo Sassari in una bolgia infernale e in un finale da maturità assoluta.
Questa squadra non è solo Tony Mitchell, l'uragano che il general manager Salvatore Trainotti ha pescato in Cina e già uno dei migliori giocatori di tutti gli Stati Uniti nella D-League, ma è anche un Davide Pascolo ritrovato in smaglianti condizioni da candidare alla convocazione nella Nazionale per l'Europeo a fianco dei mostri Belinelli, Gallinari, Bargnani e Datome, un capitan Toto Forray di astuzia sopraffina, un Josh Owens tra i più forti centri del campionato e di un'intelligenza rara, un Sanders chirurgico, un Grant di sacrificio totale, un Baldi Rossi da preziosi minuti, uno Spanghero regista e tiratore implacabile, con i giovani Armwood, il rookie, e baby under 20 Flaccadori, capitano della Nazionale di categoria, che si sta integrando.
Mitchell ha piazzato un 9 su 14 nell'area e ha raggiunto anche dalla lunetta una buona percentuale, ma ha giocato per i compagni. Per tre quarti di match, quello che doveva essere della riscossa sarda dopo il ko pesante a Milano del team di coach Meo Sacchetti uno dei migliori della A, i trentini hanno condotto anche più dieci e fino a più 12. Nell'ultimo quarto la rimonta pazzesca di Sassari, che marcava con la bava alla bocca, e Aquila sotto di 5. Ma a questo punto la solidità e la ricerca di non essere mai domi ha portato la Dolomiti a ridiventare granitica in difesa, a fermare i tiri stratosferici di Logan, ad imbrigliare Lawal e Kadji, e così ecco gli ultimi minuti da eroi con il ritorno in testa dopo due esecuzioni di Mitchell da sotto che sono stati autentici capolavoor, più il tiro aggiuntivo dalla lunetta. Un finale di 92 a 84 nella tana di una squadra che quest'anno ha disputato l'Eurolega e che è candidata allo scudetto.
Coach Maurizio Buscaglia alla fine era raggiante: "Abbiamo avuto un ottimo impatto sul match sfoderando una difesa eccezionale. Subito concretizzato il piano partita con palle recuperate, assist e alte percentuali di tiro che ci hanno dato sicurezza. Nella seconda parte è stata una battaglia. Una volta raggiunti da Sassari e anche sorpassati siamo stati bravissimi a non mollare nulla. Vincere su qusto campo non era facile. In altre situazioni eravamo lì, poi cedevamo, stavolta siamo stati granitici".
Buscaglia ha anche incassato i complimenti del coach sardo Sacchetti: "Non avremmo meritato di vincere per come è andata, bravi i trentini a tornare avanti trovando canestri favolosi da 9 metri". L'eroe della serata, il capocannoniere Tony Mitchell, miglior bomber della A con 20.8 di media proprio davanti a Logan e Dyson i frombolieri amewricani dei sardi: "Bravi a giocare assieme - e se lo dice lui veramente trasformato rispetto all'egoistico giocatore di tanti match - e negli stop difensivi, poi negli ultimi minuti a vincere restando uniti".
Ora l'Aquila ha consolidato il quinto posto a fianco di Brindisi con 30 punti (ne mancano pochi ai playoff matematici), davanti rallenta Sassari a 34, Reggio vince con una tripla di Kaukenas negli ultimi secondi e aggancia Venezia nello scontro diretto a 36, Milano gioca domani con la cenerentola Caserta per toccare quota 44. Dietro Bologna a 24 punti dopo aver sconfitto Varese, quindi a 22 un quartetto, tra cui Cantù di Metta World Peace-Panda's Friend che con i suoi 19 punti è stato trascinatore contro Capo d'Orlando, Cremona, Pistoia e Roma.