Olimpiadi, anche Mattarella tifa per i Giochi a Roma nel 2024
Un’intensa giornata romana per convincere il presidente del Comitato olimpico internazionale, Thomas Bach, che questa volta l’Italia è in prima fila per coronare il suo sogno a cinque cerchi, tornare a ospitare i Giochi olimpici 64 anni dopo Roma ‘60. A dare un segnale chiaro al numero uno dello sport mondiale è stato il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, il quale, ricevendolo in mattinata al Quirinale, ha detto di “tenere molto a questa candidatura, la supportiamo con grande forza”. Parole inequivocabili, e Bach ha apprezzato la “grande unità dietro alla candidatura di Roma, che dà ulteriore forza al progetto italiano. È un ottimo inizio”.
Invitato per ricevere il premio “Giulio Onesti”, a Bach è stata riservata una full immersion in chiave 2024 con i vertici del Comitato Promotore e del Coni, i principali esponenti dello sport italiano e le autorità capitoline e della Regione, che dall’incontro hanno tratto sensazioni molto positive. Non c’è una ricetta sicura per garantirsi la vittoria, ma quella di Roma a questo punto si conferma una “candidatura forte”, come ama dire lo stesso Bach. Il tedesco ha evitato qualsiasi dichiarazione compromettente pur sottolineando che, quanto alle possibili location, “Roma ha problemi di scelta che le altre candidate vorrebbero avere”. Al momento sembrano pronte alla sfida Parigi, Amburgo e Boston, ma altre avversarie potrebbero farsi avanti da qui al 15 settembre, quando si delineerà la lista delle concorrenti, una sola delle quali uscirà vincitrice a settembre 2017.
“Roma è l’unica a coniugare cultura e arte, tradizione sportiva, innovazione e tecnologia - ha spiegato il presidente del comitato, Luca Cordero di Montezemolo -. È un nostro punti di forza, insieme al totale spirito di squadra e all’unità di intenti. In passato si sono perse occasioni perchè mancava questa unità, nel mondo dello sport e nel Paese. Per l’Italia è una grande opportunità, una sfida da non perdere”.
Il capo dello sport italiano, Giovanni Malagò, e il sindaco, Ignazio Marino, si sono sentiti incoraggiati dalla visita di Bach, la cui scelta di varare l’Agenda 2020 - volta a favorire la sostenibilità e la flessibilità del progetto olimpico - è stata la chiave della nuova candidatura dell’Italia dopo la retromarcia fatta dal premier Monti nel 2012. “Ci sono parametri molto più alla portata - ha confermato Malagò -, un impegno di budget molto diverso, meno gigantismo. Ci giochiamo le tante frecce al nostro arco come il fatto che, secondo me, siamo bravini nell’occuparci di sport, ma si vince soprattutto continuando a essere uniti e facendo un progetto molto diverso”.
La grande tradizione italiana nello sport è proprio uno dei fattori che Bach ha citato ricevendo il Premio “Giulio Onesti” dal presidente della Fondazione omonima, Franco Carraro, un riconoscimento andato in passato ai suoi predecessori Samaranch e Rogge. “Voi difendete i valori dell’olimpismo, mi sento a casa qui. Grazie ancora per l’accoglienza calorosa, è bello vedere che lo sport ha così tanti amici in questa grande nazione olimpica”, ha affermato Rogge nel suo discorso nel Salone d’Onore del Coni. Alla cerimonia ha partecipato il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, che ha premiato gli alunni vincitori del premio “Onesti nello Sport”. E anche la scuola, ha promesso, è pronta a fare la sua parte per sostenere con le proprie idee il percorso di Roma, dedicando a questo tema la prossima edizione del premio. Molti studenti potrebbero rivivere le emozioni del presidente Mattarella, che ha Bach ha confessato di aver seguito da spettatore i Giochi di Roma: “Io c’ero, e restano per me un ricordo splendid