Gp d'Austria, Hamilton in pole Vettel terzo, flop Raikkonen

In qualifica le Mercedes W06 sono ancora imbattibili. Al Red Bull Ring di Spielberg, per il Gp d’Austria, la lotta per la pole position tra le due frecce d’argento è vinta ancora una volta da Lewis Hamilton che così raggiunge quota 45 in carriera. Ma entrambi i piloti hanno commesso degli errori nell’ultimo giro in cui stavano ancora tirando cercando di migliorare la propria prestazione. Il campione del mondo andando lungo alla prima curva, forse per aver sbagliato una marcia e Nico Rosberg nell’ultima quando era in vantaggio, forse per essere salito con le gomme sull’erba sintetica bagnata. Piloti Mercedes «fallosi» dunque nei due giorni di prove, forse perché alla ricerca del proprio limite, ma comunque davanti a tutti gli altri.

A seguire c’è la Ferrari di Sebastian Vettel. Il quattro volte campione del mondo, più veloce al venerdì e nelle libere di sabato mattina non è poi molto lontano con i suoi 355 millesimi di ritardo da Hamilton ma solo un decimo e mezzo dal connazionale.  La SF15-T sembra ben adattarsi al circuito austriaco e se quanto mostrato in prova sul passo gara è veritiero dovrebbe essere in grado di stare vicino alle monoposto con la stella a tre punte, magari sperando in qualche altro errore dei due avversari.

Se Vettel ha fatto in pieno il suo dovere, non lo stesso si può dire per Kimi Raikkonen. Il finlandese, per un errore di valutazione ha rallentato nel giro decisivo della Q1 e non è riuscito a qualificarsi per la seconda manche. Diciottesimo nella scala dei tempi, ne guadagna quattro in griglia grazie alle penalizzazioni inflitte a Red Bull e McLaren. Per lui domani si prevede un’altra gara in salita, ma le potenzialità per una grande rimonta ci sono.

Sebastian Vettel, invece, dovrà tenere d’occhio le Williams-Mercedes, con Felipe Massa che gli partirà al fianco ma che in qualifica è stato di quasi quattro decimi più lento. Alle sue spalle partirà Nico Hulkenberg. Il trionfatore di domenica scorsa a Le Mans è a otto decimi da Hamilton e di 40 millesimi più veloce di Valtteri Bottas con l’altra Williams.

Dalla quarta fila scatteranno Max Verstappen con la Toro Rosso e Felipe Nasr con la Sauber. In quinta le due Lotus, con Romain Grosjean nono ma senza tempo per aver risparmiato un treno di gomme in Q3 in vista della gara e Pastor Maldonado, escluso dalla manche finale che ha guadagnato una posizione per la penalizzazione inflitta a Daniil Kvyat per aver montato la quinta power unit.

E andiamo adesso proprio alle maxi penalizzazioni che hanno colpito sia il team di casa, la Red Bull che la McLaren-Honda. Il pilota russo, qualificatosi ottavo partirà diciassettesimo (10 posizioni di penalità in griglia, ndr) perchè a sua volta il compagno Daniel Ricciardo, 14° in qualifica scivola alle sue spalle e partirà diciottesimo per aver anche lui montato la quinta PU.

Peggio è andata ai due piloti McLaren. Fernando Alonso, quindicesimo, partirà penultimo e dovendo scontare 20 posizioni di penalità, sovrà effettuare anche uno stop-and-go in gara. Stesso discorso per Jenson Button, diciassettesimo in qualifica e ultimo ma con ben 25 posizioni di penalizzazione.

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