Aquila Basket, parte la campagna abbonamenti
«Quello del sesto uomo è un ruolo decisivo: è quello che entra dalla panchina e cambia faccia alla partita, dando alla squadra ritmi e opzioni diverse». Le parole di Salvatore Trainotti stavolta però non fanno riferimento a un giocatore di basket: per il gm dell'Aquila Basket il ruolo di «sesto uomo» spetta prima di tutto ai tifosi del PalaTrento, e in sede di presentazione della campagna abbonamenti per la stagione 2015-16 che prende oggi il via il concetto viene ripetuto all'infinito: i tifosi sono una parte fondamentale della squadra e della società trentina, il cuore pulsante di un progetto che punta a legarsi con crescente vigore alla città e ai sempre più appassionati sostenitori della pallacanestro bianconera. «Quello della campagna abbonamenti - spiega il gm dell'anno della serie A - è il passo che apre ufficialmente la nuova stagione. «Be our sixth man» è il motto con cui proponiamo ai nostri tifosi di rendersi protagonisti e far parte di questa avventura: non dimentichiamoci che insieme alle quindici partite casalinghe di regular season in campionato al PalaTrento giocheremo sicuramente cinque partite nel girone di EuroCup (le avversarie di Trento saranno estratte il 9 luglio, ndr).
Quella della competizione europea è una novità assoluta per noi, un momento importante per la storia della squadra e della città». Anche alla luce dell'importanza delle competizioni nazionali e internazionali ospitate dal palazzetto trentino (oltre all'Aquila, non dimentichiamoci che la Trentino Volley campione d'Italia sarà impegnata in Champions League), il PalaTrento presenterà ai tifosi due importanti novità, come raccontato dal direttore commerciale dell'Aquila Andrea Nardelli dopo aver ringraziato Asis, la Provincia e il Comune di Trento per averle rese possibili: «La prima riguarda la realizzazione della nuova curva ovest Aquila , quella opposta all'attuale settore riservato al tifo organizzato bianconero. Sarà realizzata una struttura rialzata e molto più vicina al campo di gioco: l'effetto sarà un tifo più coinvolgente e «impattante» sui giocatori in campo. Di conseguenza, l'effetto globale di modifiche alla «geografia» del palazzetto sarà «a specchio»: verranno invertite le posizioni delle panchine, con quella dell'Aquila vicina alla nuova curva, e saranno scambiati di posto il courtside e la tribuna stampa».
La seconda novità logistica riguarderà invece i settori «distinti» e «parterre» : «Saranno completamente rinnovati, garantendo più comfort e servizi. Per questo il prezzo degli abbonamenti in questi settori sarà leggermente aumentato rispetto all'anno scorso, mentre per quanto riguarda curva e tribuna numerata i costi saranno gli stessi. Abbonamenti e biglietti sono una parte importante dei nostri guadagni, ma vogliamo garantire a tutti la possibilità di vedere basket dal vivo a prezzi accessibili: ecco perché anche quest'anno saremo una delle squadre di serie A con i prezzi più bassi in abbonamento e per le singole partite».
«Il concetto che vogliamo portare avanti - interviene ancora Trainotti - è che in Italia servano «arene», e non «palestre». Ammodernare e migliorare una struttura importante come quella del PalaTrento è un passo fondamentale per il futuro di questo sport nella nostra città». E parlando di basket, il gm ha le idee chiare su quello che vuole dalla nuova Aquila Basket: «Tutti dicono che questa sarà una stagione difficile, che il doppio impegno settimanale renderà impossibile soddisfare le alte aspettative che ci sono intorno a questa società, che la scorsa annata sia irripetibile.
Io penso che con questa campagna abbonamenti cominciamo a fare «squadra»: cancelliamo le aspettative, cancelliamo quello che è stato in passato e togliamoci di dosso la paura di non poterci ripetere ad alti livelli. Ci attendono grandi sfide in Italia e in Europa, competizioni stimolanti che vanno affrontate con ambizione: l'obiettivo non dev'essere questa o quella posizione in classifica, ma il fatto di essere la squadra numero uno per durezza, voglia di vincere insieme, coesione. Dobbiamo essere una squadra con la «s» maiuscola».