Trento Half Marathon in salsa keniana: dominano Kipkoech e Akeno
Dominio africano, ecco la classifica generale. Grandi polemiche per le macchine in divieto di sosta rimosse dai vigili
Nessuna sorpresa. La quinta edizione della Trento Half Marathon, per la prima volta inserita all'interno del Trento Running Festival, il nuovo evento che per due giorni ha trasformato la città di Trento nella capitale dell'atletica leggera e della corsa, si è chiusa con i protagonisti più accreditati alla vigilia sul gradino più alto del podio. Il keniamo Elvis Kipkoech non ha tradito le attese e con una mezza maratona di spessore si è lasciato alle spalle tutti gli avversari, “volando” tra le vie del centro storico di Trento e arrivando solo soletto sul traguardo di Piazza Duomo, con il tempo di 1h03'14''. Un successo che segue quello ottenuto la scorsa settimana nel Giro Podistico di Rovereto, a testimonianza del brillante stato di forma del corridore keniano.
«Qui a Trento mi trovo davvero bene – ha spiegato a fine gara, prima delle foto di rito e della premiazione – ero già stato lo scorso anno (chiudendo al terzo posto il Giro al Sas, ndr) e sono molto felice per aver centrato questo successo».
L'allungo decisivo Kipkoech l'ha piazzato attorno a metà gara, all'11° km, quando nel rione di San Giuseppe, poco prima del secondo passaggio nell'atrio principale del Muse, uno dei momenti scenograficamente più affascinanti del tracciato, si è sbarazzato della compagnia di Bekele Zewedu Hailu che nella prima parte di gara aveva “accompagnato” Kipkoech. L'etiopie non ha trovato le energie per rispondere all'attacco del keniano, transitando sul traguardo con il tempo di 1h03'54'', una quarantina di secondi più tardi rispetto allo scatenato Kipkoech. Terzo gradino del podio per il keniano Paul Tiongik (1h04'39''), un altro dei nomi più gettonati alla vigilia grazie alla vittoria ottenuta ad aprile nella mezza maratona di Ferrara.
Pronostici rispettati anche in campo femminile. Eccellente la performance della keniana Marta Akeno, giunta a Trento in un momento di forma eccellente, dopo il successo nel Gp Udine di giugno, il 2° posto nella Vidovdan Road Race e il 5° posto alla Stramilano Half Marathon. La Akeno, come il connazionale Kipkoech, non ha incontrato particolari difficoltà a sbarazzarsi delle avversarie, tagliando il traguardo da sola con il tempo di 1h10'56''. Alle sue spalle è stata invece emozionante la lotta per il secondo posto, con un'avvincente volata sul rettilineo finale di via Belenzani tra Florence Chepkurui (1h15'26'') e Alice Kimutai (1h15'27'').
Risultati e classifiche a parte va registrata la grande risposta della città nei confronti di una gara che ha battuto il record di partecipanti (circa 760 contro i 521 dello scorso anno e i 740 del 2011) e che ha raccolto consensi per la bellezza e la spettacolarità di un tracciato disegnato tra le vie cittadine (dunque non particolarmente veloce e poco adatto per far registrare “temponi”) per favorire il pubblico e per consentire ai corridori di misurarsi in uno scenario diverso dal solito, “accarezzando” le principali eccellenze culturali della città (Piazza Duomo, Torre Verde, Torre Vanga e Castello del Buonconsiglio) e transitando addirittura, per due volte, all'interno dell'atrio principale del Muse, il nuovo Museo della Scienza progettato da Renzo Piano e posizionato nel quartiere “Le Albere”.
«Una formula vincente - racconta a fine gara il Sindaco di Trento Alessandro Andreatta - Quella di riunire Giro al Sas e Trento Half Marathon nello stesso weekend è stata un'intuizione bellissima e lungimirante e la città di Trento ha risposto in maniera molto positiva. Ho visto tantissima gente ieri a seguire il Giro al Sas, ed anche oggi ho notato entusiasmo e felicità tra i partecipanti alla mezza maratona e alla Happy Family Run dedicata alle famiglie. Ritengo che il Trento Running Festival possa diventare già dal prossimo anno uno degli eventi clou della città di Trento, non solamente a livello sportivo ma in generale, affiancandosi ad appuntamenti del calibro del Festival dell'Economia, delle Feste Vigiliane o del Festival della Montagna. È una rassegna dal potenziale incredibile e in questi due giorni ha saputo coinvolgere ed emozionare tutti i target di età».
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