Aquila, Buscaglia analizza la sconfitta a Varese: «Giocato sotto tono»
Se siano stati maggiori i meriti della OpenJobMetis Varese o i demeriti della Dolomiti Energia Trento poco importa. L’allenatore Maurizio Buscaglia infatti si smarca subito da una dichiarazione semplicistica che banalizzerebbe l’andamento del match di ieri sera.
I complimenti agli avversari sono d’obbligo ma è sempre più proficuo guardare in casa propria. «E’ tosto analizzare la partita - ha esordito Buscaglia in conferenza stampa - perché Varese ci ha messo in grande difficoltà giocando un’ottima pallacanestro fatta di corsa ed alte percentuali al tiro, in particolar modo nelle fasi decisive. La mia squadra ha fornito al contrario una prestazione decisamente sottotono, arrivando sempre un secondo dopo gli avversari su ogni pallone. Allo stesso modo anch’io ho preso qualche scelta in ritardo e non posso che assumermi la responsabilità». Nonostante il break decisivo sia arrivato nel quarto periodo, già nei minuti successivi alla pausa lunga la fluidità offensiva di Trento si era interrotta, con il solo Pascolo a menare le danze mentre i suoi compagni lo stavano letteralmente a guardare. «Dovevamo assecondare il suo ottimo momento realizzativo - ha proseguito l’allenatore bianconero - continuando però a passarci la palla. Invece ci siamo bloccati, non riuscendo a servire Wright e trovando poche soluzioni anche dai nostri esterni. Ho detto ai miei ragazzi che in partite come queste non bisogna cercare il ”breakkone” o la giocata spettacolare ma stare sempre lì, attendendo il momento giusto per colpire». Chi ha colpito con una discreta frequenza nel match del PalaWhirpool è stato invece Brandon Davis che con 27 punti e 16 rimbalzi (per un fantasmagorico 38 di valutazione complessiva) è risultato l’autentico mattatore del match
Errori individuali in fase difensiva o semplice serata di grazia del lungo americano? «Non c’è mai una risposta univoca a questo tipo di domande - ha concluso amareggiato Buscaglia - ma certamente dovevamo essere più aggressivi sul perimetro per impedire a Davis di ricevere palla in post basso così agevolmente. In troppe occasioni ha ricevuto in posizione profonda nel pitturato e a quel punto non c’è buona difesa che tenga nemmeno contro un giocatore normale, figurarsi contro Davis».
L’analisi complessiva del match è demandata infine alle parole di Trent Lockett che, dopo aver constatato la terza sconfitta consecutiva in campionato, mette a confronto le ultime prestazioni in Legabasket con quelle ben più proficue in EuroCup. «Abbiamo perso per tanti motivi - ha ammesso l’ala USA - ma forse ciò che dobbiamo imparare di più da questo match è che bisogna dare il giusto valore ad ogni singolo possesso. In Coppa siamo stati bravi a chiudere sempre ogni parziale con intensità, cosa che in campionato non stiamo facendo. Varese in particolare ci ha messo in difficoltà con il suo ritmo altissimo ad inizio quarto periodo ed alla lunga non siamo più stati capaci di contenere la loro esuberanza».