L’Euro 2016 è la «migliore risposta» all’odio e al terrore che scuote l’Europa e il resto del mondo. A meno di tre mesi dai campionati europei di calcio, che quest’anno si terranno nella Francia degli attentati del 13 novembre e ancora in stato d’allerta, scende in campo il presidente Francois Hollande. L’Euro 2016 deve essere «un modo di rispondere» all’odio e al terrorismo, ha affermato il leader di Parigi garantendo che la sicurezza del torneo in programma dal 10 giugno al 10 luglio sarà «massima».

Rinviarla? Cancellarla? «È fuori discussione», ha  puntualizzato il capo dello Stato, nel corso di una visita all’Institut national du sport, de l’expertise et de la performance (Insep) a Parigi: «Che cosa si direbbe della Francia?». Al contrario, per lui, l’Euro 2016 sarà proprio un modo per replicare al terrore jihadista. «Una forma di risposta all’odio, alle divisioni, alla paura, all’orrore», ha insistito, snocciolando i dati del torneo: «Tra 73 giorni si aprirà la competizione, accoglieremo 7 milioni di persone, 2,5 assisteranno ai 51 match nei dieci impianti e 5 milioni vivranno l’Euro in modo diverso, essenzialmente nelle città organizzatrici. Dobbiamo fare in modo che tutte queste animazioni, attività, partite possano essere garantite con un livello molto alto di vigilanza».

E ancora: «La sicurezza sarà massima, è un dovere per lo Stato, non transigeremo sul rispetto delle regole». Il presidente francese ha anche aggiunto che saranno previsti 3000 agenti privati in più. E poi «sì, ci saranno feste popolari», ha concluso Hollande, riferendosi, in particolare, alle cosiddette «fan-zone», le aree con i maxi-schermi in centro città in cui migliaia senza biglietto andranno a  vedere le partite e che costituiscono un vero rompicapo in termini di sicurezza. Secondo l’Ap, il capo dell’Eliseo ha anche annunciato che oltre tremila agenti privati in più verranno ingaggiati dalle società private incaricate di presidiare l’evento. Sono dieci le città francesi che ospiteranno l’Euro 2016: Lens, Lille, Parigi, Saint-Denis, Saint-Ètienne, Lione, Bordeaux, Tolosa, Nizza e Marsiglia.