Gp, Hockenheim, allarme sicurezza Aumentano i controlli sugli zaini
Forze dell’ordine preoccupate per la sicurezza, ma determinate ad assicurare il massimo impegno, in vista del Gran Premio di Germania, che si correrà domenica a Hockenheim.
Immediatamente dopo la strage di Monaco e l’attentato di Ansbach, avvenuti entrambi nel sud della Germania, le forze dell’ordine hanno subito pensato al circuito nel Baden Wuerttenberg come un luogo a rischio attentati. E con discrezione il livello di allerta nella zona è stato aumentato: oltre che nell’area più vicina all’autodromo anche nella stazione ferroviaria, dove è previsto che arrivi il grosso degli spettatori e dei curiosi che, pur non essendo riusciti ad assicurarsi un biglietto d’ingresso, fanno da contorno all’evento gran premio.
Il sito internet della manifestazione annuncia il tutto esaurito e non pubblica avvisi particolari relativi alla sicurezza. Ma le autorità del Baden Wuerttenberg, la regione tedesca in cui ricade il circuito, non stanno a guardare. Il Gran Premio di Germania richiamerà a Hockenheim almeno centomila persone per vedere le performance dei piloti e delle supercar della Formula 1. E dopo il «weekend nero» in Baviera tutti sanno che il rischio di un attentato, anche da parte di un «lupo solitario» come il rifugiato di Ansbach, è dietro l’angolo.
«Sorvegliati speciali» saranno gli zaini degli spettatori e degli avventori della zona. Gli inquirenti ricordano bene che il rifugiato siriano che domenica notte si è fatto esplodere al’ingresso di un concerto ad Ansbach teneva la bomba artigianale, «arricchita» di chiodi e bulloni per aumentarne il potenziale di morte, proprio in uno zainetto nero che aveva dietro le spalle. Non è un caso che il sindaco di Monaco abbia proposto di proibirli all’Oktoberfest. Di zainetti in spalla a Hockenheim ce ne saranno tantissimi. «Non potremo controllarli tutti, è chiaro, ma certamente il dispositivo di sicurezza sarà adeguato rispetto alle necessità. Per cui i controlli verranno fatti con il massimo scrupolo», dice un portavoce della polizia locale.