Brusinelli al Brose Bamberg, la Dolomiti Energia è terza

Dopo una partita comandata in bella sicurezza per 35 minuti, è servito un arrivo in volata al Brose Bamberg per vincere con merito la quarta edizione del Memorial Brusinelli, superando per 85-92 l’EA7 Milano. A nulla, in casa Olimpia, è valsa la super prova di Rakim Sanders (24) per tenere testa alla solidità e alla compattezza del roster a disposizione di coach Andrea Trinchieri, che con un Niccolò Melli al solito estremamente concreto (15 punti e 7 rimbalzi ed il titolo di MVP del torneo), e con un Fabien Causeur ingiornata di gran vena in attacco (18) ha portato a casa match e trofeo davanti a diverse centinaia di spettatori trentini rimasti per assistere a questo succoso antipasto di Eurolega.

La cronaca: il primo quarto è un duello all’Ok Corral tra Rakim Sanders e Fabien Causeur. L’ex Sassari spara un 3/4 dall’arco mettendone 11, l’ex Baskonia replica con la medesima performance balistica, scrivendo però solo 10 a referto. Sarà un caso, ma la differenza tra le due squadre al 10’ è proprio quella tra gli score dei due migliori marcatori: Milano avanti di uno (18-17). Nel secondo periodo il Brose prende il controllo dei tabelloni (14-18 il confronto), distribuendo bene le responsabilità offensive grazie a un attacco estremamente pulito e organizzato. All’intervallo i tedeschi virano avanti di sette (38-45), con ben nove giocatori a referto e il solo Darius Miller (8) a superare i 5 individuali oltre a Causeur (12). Milano per contro, è Sanders (15), Zoran Dragic (6, tutti nel secondo periodo) e poco più.

Al rientro dagli spogliatoi la solidità di Melli (10) e le capacità di lettura sui due lati del campo di Causeur (16) spingono Bamberg in fuga (41-59 con la tripla di Zisis). Repesa, vista la mala parata, si riaffida a Rakim Sanders, e come per magia i meneghini si ritrovano a meno dieci (49-59) proprio con la quarta tripla del loro numero 17. I tedeschi tornano sopra di 17 con Strelnieks, ma ancora Sanders (21) e Cinciarini con la penetrazione sulla sirena tengono la gara viva (57-69).


L’ultimo quarto si apre con la sesta tripla su sei tentativi di Sanders (24), ma arrivata a meno nove, la rimonta dell’EA7 sembra infrangersi sul muro eretto dall’organizzazione di gioco dei tedeschi, che difendendo bene l’area da una parte e eseguendo con pulizia dall’altra tengono il margine di vantaggio stabilmente in doppia cifra (63-75 al 35’). L’ingresso in campo di Pascolo però ridà un po’ di vita alla rimonta milanese, che con i punti di Cinciarini (10) e Dragic (7) arriva anche a meno quattro a 46 secondi dal termine. Il Brose di Trinchieri però non perde la bussola nei secondi conclusivi, e porta a casa il 85-92 che gli regala la conquista della quarta edizione del Memorial Brusinelli, inserendo il proprio nome in un albo d’oro che annovera i nomi di Verona, Cantù e Dolomiti Energia.

Nella finale per il terzo posto la Dolomiti Energia ha battuto l’Olimpia Lubiana per 85 a 83. Grande mattatore Diego Flaccadori che, dopo aver sbagliato i liberi decisivi nella semifinale contro il Bamberg, si è rifatto con gli interessi, completando proprio dalla lunetta un percorso netto (12/12) che gli ha permesso di chiudere a 21 personali il match, trascinando la Dolomiti Energia ad un successo nel complesso meno convincente di quanto non lo fosse stata la sconfitta di sabato sera contro il Brose, nonostante le ottime prove di Forray (17) e Craft (10). La cronaca: Maurizio Buscaglia schiera in quintetto Toto Forray, reduce da una gara dal minutaggio limitatissimo contro il Bamberg complici problemi di falli, e Dustin Hogue: i due rispondono presente proponendo buone iniziative in attacco (5 punti nel quarto per il capitano, 8 per l’ex Iowa State). Trento però difende in modo davvero troppo soft l’area, concedendo vita facile alle soluzioni interne del lungo Jankovic (10). Gli aquilotti per di più, complici anche alcuni brani di difesa a zona proposti da Okorn, perdono davvero troppi palloni in attacco (8 in dieci minuti): al primo break il punteggio è 18-23 per gli sloveni.

L’approccio bianconero al secondo quarto non è di quelli in grado di invertire l’inerzia del match: Ljubljana continua a muovere benissimo il pallone in attacco, distribuendo bene tiri e responsabilità offensive tra tutto il roster (già 8 giocatori a segno al 14’), e la Dolomiti Energia per contro continua a stentare a trovare la via del canestro (23-35 al 15’). Il rientro in campo di un precisissimo Forray, se non altro, restituisce pericolosità perimetrale ai trentini (13 per Toto con 3/4 dall’arco) rimettendoli in scia (34-39 al 18’). La scarsa presenza a rimbalzo di Jefferson e compagni però (7-14 il confronto nel quarto) non permette ai trentini di completare la rimonta: a metà partita lo score recita 35-44 per gli ospiti.

Il terzo periodo si apre nel segno dei Jefferson: Brandon da una parte fa male a Trento coi suoi palleggi arresto-tiro, ma Johndre dall’altra si fa sentire a rimbalzo d’attacco caricando di falli i lunghi avversari e convertendo dalla lunetta (6). Due penetrazioni di Lighty (7) riavvicinano i padroni di casa (51-55), due penetrazioni di Craft (7) li portano in vantaggio (59-58): i liberi del roccioso Milosevic però siglano il controsorpasso (59-61 a fine terzo quarto).

Diego Flaccadori inizia la quarta frazione con grande personalità (4 in fila per il 63-61), poi Baldi Rossi (6) replica dall’arco al solito Bubnic (12 con 4/7 da 3). Diego Flaccadori accende il PalaTrento con il siluro dai 6,75 (16), Lighty col piazzato e la penetrazione al ferro dà ai trentini due possessi di vantaggio (76-72 al 37’). Ljubljana prova a riavvicinarsi ancora con Bubnic (20), ma Flaccadori ormai è in the zone e grazie ad un perfetto 12/12 dalla lunetta firma in calce l’incontro, nonostante un paio di perse banali regalino comunque all’Olimpija la speranza di pareggiare sulla sirena (85-83).

comments powered by Disqus