Abdallah Mande è la sorpresa del 70° Giro al Sas
Un nome nuovo nell’albo d’oro del Giro al Sas. A trionfare nell’edizione numero 70 della prestigiosa gara inserita nel programma di «Trento Running Festival» è stato l’ugandese Abdallah Mande, fra l’altro il primo atleta della sua nazione a conquistare la competizione della città del Concilio, fermando il cronometro sullo straordinario tempo di 28'47", vicino al record di Mosop del 2008 (28'29"). Vittoria a sorpresa, dunque, per l’africano, che ha bruciato allo sprint la medaglia di bronzo nei 10.000 metri alle Olimpiadi di Rio Tamirat Tola, ed ha staccato gli altri favoriti della vigilia Muktar Edris ed Edwin Soi, i monopolizzatori del «Giro al Sas» negli ultimi sette anni.
Un «Trofeo Cassa Rurale di Trento» davvero entusiasmante, che si è risolto dopo i dieci giri del tracciato per un totale di 10 mila metri addirittura con un arrivo allo sprint fra i due primattori di giornata Mande e Tola, che avevano preso il largo sugli avversari al settimo giro. Come spesso accade nella gara trentina le posizioni di vertice si sono definite a metà gara, in occasione del traguardo volante, che metteva in palio il Memorial Fabio Giacomelli, vinto da Edwin Soi davanti al trentino Yeman Crippa e ad Abdallah Mande. La giovane promesse delle Fiamme Oro ci teneva a fare bene davanti al pubblico di casa, ma proprio lo sforzo per la volata di metà gara gli è stato fatale, visto che già nel giro successivo ha iniziato a perdere il contatto dal gruppo di testa formato da sei atleti africani. Ma Crippa non è stato il solo a pagare lo sforzo, visto che nella tornata successiva Mande, Tola ed Edris hanno aumentato il ritmo e i tre keniani Edwin Soi, Robert Kaptingei e Solomon Mutai si sono inevitabilmente staccati.
Il terzetto è transitato assieme in piazza Duomo al termine del sesto giro, ma in via Mantova la medaglia olimpica Tamirat Tola ha sferrato l’attacco, con Abdallah Mande che però gli risponde subito, mentre Muktar Edris si stacca, un altro dei favoriti che alza bandiera bianca.
Non cambia nulla sino all’ultimo giro con il più longilineo Tola sempre davanti, tallonato da Mande. In via Dordi il piccolo ed energico ugandese prova ad allungare, ma l’etiope gli resiste e si decide tutto sul rettilineo finale. All’inizio di via Belenzani è in testa Tola, ma negli ultimi 50 metri il grintoso Abdallah Mande lo supera sulla destra e inizia un interminabile sprint, che alla fine vede trionfare l’ugandese con il tempo di 28’47”. Piazza d’onore per Tamirat Tola, mentre sul terzo gradino del podio giunge con un ritardo di 28 secondi il vincitore delle ultime due edizioni Muktar Edris, quindi dopo altri 10 secondi transita il primo keniano Robert Kaptingei, che ha la meglio sull’altro ugandese Solomon Mutai, quindi Edwin Soi è sesto e Geoffrey Mutai settimo. Primo degli italiani e vincitore del Memorial Cosimo Caliandro è Marouan Razine dell’Esercito, ottavo a 58 secondi dal trionfatore, mentre l’atteso Yeman Crippa delle Fiamme Oro chiude la sua fatica in decima posizione, con un ritardo da Mande di 1 minuto e 9 secondi.
Va dunque in archivio un’altra elettrizzante edizione del «Giro al Sas», che ha regalato un nuovo protagonista e tante emozioni al folto pubblico che ha seguito la gara lungo le vie della città di Trento.
Il vincitore Abdallah Mande, è al settimo cielo. «Non mi aspettavo certo di riuscire a vincere questa gara – dice subito – benché fossi sicuro di essere arrivato a Trento in ottima forma. La mia specialità sono le gare in pista, quelle che preferisco, ma devo dire che questa competizione ha un fascino tutto particolare e quindi riuscire a spuntarla qui è una soddisfazione grandissima. Ho capito subito che le gambe giravano al meglio, ma la lotta per il successo è stata incertissima fino alla fine».
Marouan Razine ha chiuso all’ottavo posto e si è portato a casa il premio dedicato alla memoria di Cosimo Caliandro, riservato al miglior italiano. «Sono molto contento di questo piazzamento, perché sono arrivato qui in condizioni non ottimali a causa di un’influenza che mi trascino da qualche giorno. – spiega – Ho impostato la gara fin dall’inizio su ritmi non esagerati, cercando di non strafare, perché facevo un po’ fatica a respirare, e la scelta ha pagato. Ho chiuso con un ottimo piazzamento in una manifestazione veramente spettacolare, che oltretutto offre la possibilità di confrontarsi con grandi campioni».
Il trentino Crippa non è felicissimo del decimo posto, ma se ne fa una ragione: «Avevo deciso fin dall’inizio di partire forte, mettendo in conto di calare un po’ nella seconda parte della gara, quello che non avevo previsto era di pagare dazio così tanto. Il tempo finale non è dei migliori, così come il piazzamento, ma devo comunque ringraziare tutto il pubblico che mi ha incitato dal primo all’ultimo chilometro senza sosta e mi piacerebbe molto, un giorno, potergli regalare un successo. Si tratterebbe di un’impesa, ma farò di tutto per poter coronare questo sogno prima o poi. Tanto di cappello ai miei avversari, comunque che hanno corso veramente forte».