Buscaglia: «Partita brutta ma contava vincere»
Soddisfazione e gioa per la vittoria ma anche la consapevolezza che i due punti conquistati ieri contro l’ultima in classifica non hanno risolto tutti i problemi della sua squadra.
Così Maurizio Buscaglia si presenta nella sala stampa dell’Adriatic Arena per ribadire che «Siamo molto contenti della vittoria ottenuta, perché sappiamo che ci è servita una grande fatica per battere una squadra come Pesaro, che come noi aveva grande voglia e tanto bisogno di vincere». «Noi - l’analisi del coach aquilotto - venivamo da quattro sconfitte in fila, ma non eravamo in ansia perché consapevoli di quanto poco ci fosse mancato nelle altre occasioni per fare risultato. Oggi (ieri per chi legge, ndr)certo non abbiamo fatto 40 minuti bellissimi, ma almeno per 20 o 25 minuti abbiamo fatto quello che volevamo, riuscendo poi a soffrire e stringere i denti per portare a casa la gara. Una gara che, non possiamo negarlo, non è stata bellissima, e in cui quando abbiamo trovato confidenza offensiva ci è spesso capitato di calare un po’ in difesa».
A proposito di attacco Buscaglia dedica una parola particolare al gioco della sua squadra, quello che un po’ da tutti è stato identificato come il punto debole della Dolomiti Energia di quest’anno. «Nel primo tempo abbiamo girato bene la palla, nel secondo no, e abbiamo un po’ esagerato con qualche palleggio. Nel complesso non abbiamo tirato bene da tre punti, 24%, abbiamo sbagliato 10 tiri liberi, ma come è nelle nostre caratteristiche abbiamo compensati con 11 rimbalzi offensivi. Rispetto ad alcune precedenti uscite però siamo stati più efficaci nel cercare qualche soluzione in avvicinamento, tirando con un buon 60% da due, e non è poco. I rimbalzi che prendiamo sono sempre tanti, ma non riusciamo sempre a capitalizzare al meglio. Di certo nel finale il fatto di aver preso praticamente tutti i rimbalzi e tutte le palle sporche è stato decisivo, ed è la risposta che di squadra riusciamo a dare ai problemi tecnici che abbiamo e che stiamo lavorando per risolvere».
Bisogna fare presto perché tra sei giorni al PalaTrento arriva l’invincibile Armani Milano.
Diego Flaccadori, invece, dedica il successo ai tifosi: «Non siamo ancora bellissimi da vedere, ma l’importante era vincere».
«Nel finale di partita - è l’analisi dell’Mvp del match Aaron Craft - siamo riusciti a rimanere più calmi prendendo tiri di qualità migliore. Eravamo meno nervosi, meno tesi, e siamo rimasti sempre uniti, facendo un buon lavoro in difesa, senza spendere falli inutili ma riuscendo comunque a chiudere le corsie di penetrazione. Abbiamo fatto un buon lavoro a rimbalzo, buttandoci anche su tutte le palle vaganti, e questo è quello che dobbiamo provare a fare sempre, soprattutto nei finali».