Aquila in emergenza, contro Varese senza Jefferson e forse Beto Gomes
Dolomiti Energia Trento reduce dalla bruciante sconfitta subita in rimonta sabato scorso a Sassari. Varese galvanizzata dal successo interno contro Reggio Emilia nel posticipo di domenica sera. Per entrambe, otto punti in classifica e un confronto diretto che domenica alle 18.15 al PalaTrento alimenterà le speranze di qualificazione alla Coppa Italia della vincitrice, spingendo la sconfitta verso le sabbie mobili della bassa classifica.
«Per noi questa è stata una settimana particolare, perché visti i problemi fisici di diversi giocatori che ci hanno costretto a lavorare con un gruppo rimaneggiato, abbiamo dovuto impostare un lavoro differente, mirato sulle situazioni particolari - spiega coach Maurizio Buscaglia -. La squadra ha risposto mettendo grande attenzione e grande concentrazione nel lavoro. Si vede che i ragazzi hanno tanta voglia di tornare a vincere, per tradurre anche con i risultati i progressi, tangibili, che hanno fatto nelle ultime settimane».
«Sicuramente - continua il coach - non avremo Jefferson, Lighty ha già ripreso a fare qualcosa con il gruppo e penso lo si possa considerare recuperato per la gara con Varese, mentre per quanto riguarda Beto ne sapremo di più domani, sperando di poterlo avere a disposizione. Varese è una squadra molto esperta, forte com’è di giocatori di lungo corso come Bulleri, Eyenga, Kangur, Anosike e Cavaliero, che ha però cambiato pure tanto: ne sia prova l’arrivo di Dominique Johnson, che di fatto esordirà contro di noi. A prescindere dal valore del loro roster, sono però convinto che per noi sarà decisivo come noi sapremo fare le nostre cose. Dovremo fare una gara intelligente, migliorando gli aspetti che a Sassari ci sono costati la partita senza però perdere quanto di buono siamo riusciti a fare: se abbiamo concesso solo 69 punti agli avversari pur avendo perso 24 palloni, vuole dire che abbiamo proprio difeso bene, e che dovremo solo limare alcuni errori per fare un importante passo in avanti. La sfida con Varese da interpretare come una partita salvezza? La nostra filosofia non cambia mai. Per noi non ci sono gare in ottica Eurolega, gare in ottica play-off e gare in ottica salvezza. C’è la voglia di vincere la prossima partita. Abbiamo sempre ragionato così e continueremo a farlo».
Per Diego Flaccadori «la partita contro Varese sarà molto importante, visto che affrontiamo una squadra che ha 8 punti come noi, ma che arriva a questa gara caricata di grande fiducia dalla bella vittoria ottenuta su Reggio Emilia. Noi abbiamo lavorato benissimo in settimana per prepararci, sentiamo la pressione e il bisogno di tornare a vincere davanti al nostro pubblico, ma non siamo preoccupati. Abbiamo semmai la convinzione che tutto il grande lavoro che stiamo facendo prima o poi porterà dei risultati. Detto questo, dovremo fare grande attenzione a Varese, visto che si tratta di una squadra con tanti punti di forza. Sul perimetro hanno un giocatore come Maynor, che dopo un inizio di stagione complesso ha preso un ottimo ritmo ed è un esterno che sa fare tante cose, creando dal pick and roll ma risultando estremamente pericoloso anche dall’arco se entra in fiducia segnando i primi canestri, e esterni pericolosi come Avramovic o Cavaliero, che hanno il talento per spaccare la partita. Allo stesso tempo si tratta però di una squadra molto fisica, con giocatori molto atletici come Eyenga o Anosike. E poi sotto c’è Pelle, che con la sua capacità di stoppare qualsiasi cosa andrà portato lontano da canestro per poi attaccare l’area dopo il ribaltamento o costruirsi tiri aperti e in ritmo dagli scarichi. La classifica in vista delle Final Eight? Intanto pensiamo a vincere domenica, poi vedremo».