La Gaggia non si ferma più Altro podio per la bergamasca

Sofia Goggia non la ferma più nessuno, miracolo piovuto sullo sci azzurro quando nessuno se lo aspettava. La ragazza bergamasca di 24 anni continua a salire sul podio ed è arrivata terza anche nella discesa di coppa del mondo di Val d'Isere. Per lei - con un passato segnato da qualche incidente di troppo ed inevitabili lunghe pause agonistiche - è il sesto podio stagionale in quattro diverse discipline. Il tutto nell'arco di neppure due mesi, in cui ha partecipato in tutto ad otto gare. La vittoria, la quarta e con dominio assoluto nelle discese, è andata alla slovena Ilka Stuhec, in 1.46.14, anche lei 24 anni e pure lei esplosa in questo avvio di stagione, vera erede di Tina Maze. Seconda è arrivata invece l'austriaca Cornelia Huetter.

Non bastasse, per l'Italia delle ragazze jet c'e stato un risultato di squadra veramente eccezionale: Nadia Fanchini quarta, Johanna Schnarf quinta, Elena Fanchini sesta, tutte nell'arco di pochi centesimi, e pure Federica Brignone, che è gigantista, buona 14/a. Niente buone notizie per l'Italia invece dagli uomini jet impegnati in casa sulla Saslong, tracciato sempre considerato ostico, tutto salti e curve, dossi, gobbe e gobbette su cui vince chi sbaglia meno e riesce a tenere però buona velocità costante. Il successo, primo in carriera, è andato all'austriaco Max Franz, in 1.56.60, che ha rotto un digiuno drammatico per la sua nazionale in questa disciplina e che durava dal marzo 2015. Max è finito per 4 centesimi davanti al norvegese Aksel Svindal, che stava già quasi festeggiando, ed all'americano Steve Nyman. E gli azzurri? Lontani e vittime di troppi errori. Il migliore è stato Christof Innerhofer ma solo 11/o in 1.57.37 e poi Peter Fill 20/o, Dominik Paris 23/o e Mattia Casse 26/o. Così è molto meglio concentrarsi sulle ragazze jet e su Sofia Goggia.

"Trasmette positivita", dice di lei il presidente Fis, Flavio Roda, spiegando che l'esplosione di Sofia ed il suo temperamento hanno dato una carica di benefica energia e di sana competitività interna a tutta la squadra. "Se avessi fatto un po' meglio anche sulla parte alta e più filante del tracciato, probabilmente questa gara sarebbe andata ancor meglio", ha detto della sua bella prova la giovane campionessa bergamasca. La quale giura di non essere montata la testa e che, anzi, vuole andare avanti come sempre, sciando e divertendosi gara dopo gara, senza obiettivi (al momento) ritenuti fuori luogo. In effetti, la svizzera Lara Gut , lanciando imprecazioni udite sino a valle, anche oggi è finita fuori ed ha perso così posizioni in classifica generale.

Al comando c'è così sempre la statunitense Mikaela Shiffrin, che non ha partecipato alle gare di Val d'Isere, con 498 punti seguita però da Goggia con 467 e da Stuhec con 445 mentre Gut è quarta in 393. Questo vuol dire che domani, quando la trasferta di Val d'Isere si chiude con un superG, la disciplina preferita da Sofia Goggia, l'azzurra ha una grande opportunita" non solo di vincere la sua prima gara ma anche di salire in vetta alla classifica generale. Tra le Dolomiti, invece, gli uomini passano in Alta Badia per il gigante della Gran Risa sperando che l'effetto Goggia si faccia sentire un poco anche tra i maschi. 

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